Walter Veltroni firma ogni mese una rubrica veltronianamente battezzata I luoghi dellanima. Sogni e passioni in dvd su Ciak, la bella rivista diretta da Piera Detassis, oggi tra i curatori di punta della neonata Festa del cinema. Dicono che il sindaco tenga molto a quelle noterelle, vergate di suo pugno, a penna, come obolo a una cinefilia intimamente vissuta. Altri se le farebbero mettere giù da qualche collaboratore; lui no, le ritocca con cura, perdendoci tempo, in fondo rappresentano i suoi «piccolissimi peccati». Parlando del prediletto George Clooney (il divo a lungo corteggiato perché facesse una comparsata alla Festa), scrive: «Ogni film ha il suo tempo, il suo ritmo. Quello di Good night, and good luck è un tempo lento, quasi una milonga» (sì, vabbè, Clooney come Paolo Conte). Parlando delle vacanze estive, scrive: «Ora arriva lestate. Ma non liberatevi della compagnia meno asfissiante che ci sia, non mandate in ferie cuore e anima. Non smettete di cercare quelle cose che fanno piangere e ridere ed emozionare ed avere paura» (e giù un elenco di film perduti o irrintracciabili). Parlando del commediografo Neil Simon, scrive: «Deve essere cattivo, come tutti i comici migliori. Ma a noi ci fa ridere, tanto. E ci rende migliori» (segue rivalutazione, come se Simon fosse un genio snobbato dalla critica).
E che dire delle righe commosse riservate a Luomo dei sogni? «Il mio film del cuore, anzi dellanima: non è un gran film, forse, ma al cuor non si comanda». Già. Questa rubrichetta impertinente, giunta al traguardo, è firmata Ray Kinsella perché così nel film si chiama il protagonista, incarnato da Kevin Costner, «raggiunto da una voce profonda e sicura mentre lavora nei campi dellIowa dove si è ritirato dopo Berkeley, il Sessantotto, i colori fantasiosi del movimento hippie».
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