Alla fine arriva il tre per due. A buon peso mettono anche la firma di Alessandro Repetto e il Pd può avere lo spottone elettorale firmato dalle istituzioni. Marta Vincenzi e Claudio Burlando aprono alla terza carica della città e insieme fanno un comunicato-appello al voto. Tutto bene finché invitano i cittadini ad andare a votare, a non disertare le urne, «nel rispetto profondo delle scelte di ognuno». Poi però, chissenefrega della fascia tricolore, dei gonfaloni e altre amenità varie. Il potere è mio e lo gestisco io. Il trio delle meraviglie conclude: «Come militanti e esponenti del Partito Democratico crediamo infine importante assicurare che la Liguria, considerata tra le regioni determinanti al fine del risultato elettorale, pesi nel voto nazionale in modo coerente con le sue tradizioni democratiche, per unItalia capace di rinnovarsi profondamente» e bla bla bla. Uno spot che per qualche ora rientra nei tempi massimi della campagna elettorale.
I presidenti/sindaca «di tutti» non sono primi neppure nel calpestìo del bon ton istituzionale, ma riescono a trovare una delle rare occasioni per non litigare tra loro. Sempreché qualcuno, accorgendosi della «chiccheria» fatta, oggi non rinfacci agli altri: «Ve lavevo detto io!» Ah, già, loro non litigano mai.I presidenti e la sindaca di tutti firmano lultimo spot per il Pd
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