Una filosofia del cibo che diventa una fortunata idea imprenditoriale. La catena di ristoranti genovesi «Maxelâ», ha fatto di un certo modo di presentare la carne una scelta. Chiave di volta è sicuramente il cosiddetto «Metodo Costa», una complessa procedura di lavorazione della carne che rispecchia parametri antichi, improntati al massimo del livello e della genuinità. Un metodo che Roberto Costa ha «ereditato» da Ino Novella il notissimo macellaio di via Nino Bixio a Genova, e che porta avanti con orgoglio, dopo averlo introdotto in tutti i suoi ristoranti. Varie sono le tappe, dalla scelta delle mucche scottone al momento in cui la carne viene servita in tavola. Al 2003 risale linaugurazione del primo Maxelâ, in centro storico, a pochi metri dalla via degli antichi Macelli di Soziglia, dove un tempo antico scorrevano piccoli torrenti dacqua che sgorgavano nella Piazza delle Fontane Marose.
Questi «caruggi» pieni d' acqua servivano ai macellai e maestri dascia a liberarsi dalle pelli e dalle interiora dei bovini; molti secoli dopo i tre soci genovesi, appassionati di carne e storia della propria città decidono di aprire «Maxelâ», con l'intenzione di riportare «alla luce» la storia vera di quei vicoli angusti che da sempre sono teatro di storie fantastiche e affascinanti. Anticamente la sala era una stalla e a testimonianza di ciò è il foto sul soffitto ancora visibile da dove si faceva cadere il fieno per gli animali. Presto lapertura anche a Rimini, dopo Milano, Modena, Roma, Livorno e Isola dElba.
Da stasera i locali presentano il menù estivo con la singolare e rivoluzionaria novità della Carbonara di Carne.
È l'ultima invenzione firmata da Roberto Costa, direttore generale operativo della società Arg srl, fondata da Alessandro Garrone, Marco Pedrelli e lo stesso Costa. La Carbonara di Carne è in tutto e per tutto come gli Spaghetti alla Carbonara: cambia un solo ingrediente, via la pasta ed ecco la scottona.
I segreti della carne che scatena la passione di storici e buongustai
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