Iaquinta in forma Tiago fuori dal gioco

Due anni fa Marchionni era stato riserva a casa dell’Italia campione del mondo, da allora tanti infortuni, la classe c’è ancora e adesso che non c’è più Palladino si candida per giocare sempre, anche se non da titolare. È il più leggero, normale che entri in condizione in fretta. Contro il Milan assist e gol. Nedved ha saltato l’Europeo, risparmiando energie per il preliminare di Champions; stesso discorso per Iaquinta, che però era infortunato e sta ritrovando la brillantezza e anche la precisione di Germania 2006, prova ne è il gol all’Inter (assist di Legrottaglie). Lo voleva il Napoli, meglio che sia rimasto, sarà utilissimo. Mellberg con Chiellini mostra una buona intesa, è più sicuro che nella difesa della Svezia, eppure nel 2-2 del Milan esce in ritardo su Seedorf e lo lascia tirare senza contrastarlo. Su Kakà decide di entrare, ricorrendo al fallo ai 30 metri. Grygera difende il suo posto sulla destra, buono il cross del 2-1. Trezeguet conferma di non essere un rigorista: l’ha sbagliato nelle finali di Champions League e del Mondiale. Tiago chiude male sulla trequarti, lasciando spazio a Seedorf per il primo gol. È fuori dagli schemi, non gli danno il pallone e nulla fa per cercarlo. L’errore dal dischetto è imbarazzante. Nella seconda partita uno spunto di Molinaro che deve guardarsi dal rientro dell’olimpico De Ceglie, mentre Ekdal conferma personalità non certo da diciottenne.

Amauri era il più atteso, deve uscire subito, Camoranesi è arrivato per ultimo: ha regalato una serpentina delle sue. Il piede di Del Piero è sempre telecomandato, la reattività di Buffon scontata. Poco appariscente Sissoko.

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