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Ibra: «Milan senza soldi, ma resto»

Il re ha parlato, direttamente dalla suite dell'hotel Mattias Thunholm, sull'isola di Gotland, Mar Baltico. Insolita sede scelta per l'adunata pre-Euro 2012 della Svezia. Appena sbarcato nella reggia, Ibrahimovic è tornato a lanciare frecciatine al suo Milan.
«Non abbiamo i soldi per fare il mercato. Servirebbero cinque giocatori alla squadra, forse ne arriveranno tre. Ma anche il Chelsea non aveva la rosa più forte e ha vinto», lo Zlatan pensiero affidato ai cronisti di Aftonbladet, il più noto quotidiano svedese. E poi ancora: «Se vado via? Sto bene al Milan e rispetterò il mio contratto. Ma tutto può succedere…».
Sassolini nelle scarpe. Si era detto che Ibra aveva ricevuto garanzie da Galliani per la permanenza in un Milan ultra-competitivo. Le parole di ieri però riaprono interrogativi pesanti. Zlatan sa che ci sarà da pedalare e soffrire anche nella prossima stagione. E si lascia qualche via di fuga aperta.
In quel «tutto può succedere» c'è il cuore dello sfogo di Ibrahimovic. Così come nelle parole dell'agente di Pato, Gilmar Veloz, c'è più di qualche ombra. «Se Milan e Psg trovassero un accordo, noi saremmo pronti a sederci al tavolo delle trattative - spiega il procuratore brasiliano a Tmw -. Con Ancelotti poi ha un bellissimo rapporto». Come a dire, sotto la Torre Eiffel non staremmo poi maluccio.
Che il Milan sia sotto assedio nemico lo ha ammesso lo stesso Adriano Galliani. Tra il Manchester City (e non solo…) che vuole Thiago Silva, il Santos che ci prova con Robinho e il Malaga che tenta Cassano, hai voglia a programmare il futuro. Ieri ci si è messo anche il Manchester United, piombato all'improvviso su Boateng. Roba da mettersi in ginocchio e allargare le braccia in segno di resa.
Invece Galliani non molla. L'ad rossonero è intenzionato a tenere le sue stelle, a meno di offerte irrinunciabili. E intanto puntella la squadra con parsimoniosi ritocchini: prima Montolivo, poi Bakaye Traore, a giorni probabilmente Acerbi. Basterà per placare l'ira di Zlatan?
Sull'altra sponda del Naviglio, intanto, si festeggia l'arrivo di Rodrigo Palacio. Visite mediche e firma nella sede dell'Inter, con tanto di Moratti a far gli onori di casa. Il primo colpo del nuovo corso Stramaccioni. «Non mi taglierò la treccina», avvisa subito ridendo l'argentino, contraddicendo il suo nuovo capitano Zanetti.
Volta finalmente pagina anche la Fiorentina. Daniele Pradé è il nuovo ds del club viola, ora sotto con il mercato. C'è da scegliere innanzitutto l'allenatore. E poi si passerà ai compagni di Jovetic. A meno che il montenegrino non prenda il treno per Torino prima del 31 agosto.

Alla stazione Marotta lo riceverebbe con la ghirlanda tricolore… Intanto però firma il prolungamento di contratto per Caceres: sarà bianconero fino al 2016.

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