Iervolino: «Napoli è ridicola di fronte al mondo»

da Napoli

Assediata da duecento persone che, guidate dal deputato no global Francesco Caruso, irrompono per protestare contro l’emergenza rifiuti in Campania e spargono rifiuti all’ingresso, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino prima tenta di «ammansire» i contestatori («con posizioni di tipo utopico e radicale non si risolve niente») e poi, nel corso della seduta monotematica dedicata all’emergenza rifiuti, sbotta: «Dobbiamo rispettare la salute dei cittadini e l’ambiente. Bisogna necessariamente trovare soluzioni perché la situazione nelle strade è pericolosa, siamo ridicoli nei confronti di tutto il mondo».
Poi lancia un nuovo affondo sull’argomento termovalorizzatori: «Nella precedente consiliatura abbiamo inviato a Vienna una delegazione di consiglieri comunali per studiare l’impianto di termovalorizzazione presente in città, non capisco perché se è possibile installare questo tipo di struttura a Vienna, a Barcellona, a Parigi, a Brescia, da noi non si possa fare». Salvo poi precisare che «il termovalorizzatore di Napoli esiste ed è quello di Acerra, ma che bisogna creare i cdr per creare il passaggio precedente allo stesso termovalorizzatore».
E tra repliche più o meno piccate e appelli, Rosetta trova anche il tempo per siglare la pace con il sindaco di Torino Sergio Chiamparino che, nelle scorse settimane, aveva puntato il dito contro la collega napoletana e il governatore Antonio Bassolino affermando che, se l’emergenza campana avesse toccato il Piemonte, lui e la Bresso si sarebbero dimessi. Dopo le risposte piccate dei destinatari delle punzecchiature, ieri la pace a margine di un convegno sul Partito democratico a Napoli.
Intanto, dopo l’aggressione subita ad Ariano Irpino, per la quale ci sarebbero venti indagati da parte della locale Procura, il commissario straordinario Guido Bertolaso annuncia, dopo un incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Romano Prodi, che «la discarica di Difesa Grande aprirà per venti giorni». L’ordinanza del governo, che sarà pubblicata oggi rischia però di dare la stura a nuove tensioni, che non sembrano essere state appianate dalla telefonata intercorsa ieri mattina tra Prodi e il sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta. «Ho ribadito al capo del governo la nostra ferma opposizione ad ospitare un nuovo sito - afferma il sindaco -. La nostra comunità ha già dovuto sopportare dieci anni di sacrifici. E poi la discarica è sotto sequestro». Ma Bertolaso tira dritto per la sua strada ed evidenzia che «c’è solo un unico comandamento, farla finita con l’emergenza rifiuti in Campania, a tutti i costi, senza andare a violare quelli che sono i diritti della gente del posto ma tenendo presente quelli che sono gli interessi di tutta la comunità regionale e della comunità nazionale. Non vi è nessuna ragione per protestare, ci sono tutti i motivi per rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme, facendola finita con tutte queste polemiche, perché qui non ci sono agende segrete». Ancora: «Non è stato possibile realizzare il piano predisposto inizialmente. E non per responsabilità del Commissariato per l’emergenza rifiuti. Fino ad oggi in Campania si sono viste soprattutto rivolte, piuttosto che collaborazioni».
E sull’emergenza rifiuti in Campania interviene il leader di An Gianfranco Fini: «Ho stima di Bertolaso, ma ci sono amministrazioni che non si schierano o che cavalcano la protesta e il governo regionale e quello nazionale si scaricano fra loro le responsabilità. Quello che è accaduto ieri ad Ariano Irpino è grave ed è diventato difficile adesso dipanare la matassa dei rifiuti e l’emergenza sta dando di Napoli e della Campania un’immagine devastante all’Europa e al mondo. Per Bassolino e il centrosinistra in Campania si è ormai chiuso un ciclo.

Qui il centrosinistra è al minimo di credibilità. Non solo per il pessimo risultato di un anno di governo Prodi, ma per l’esplosione di emergenze come quella dei rifiuti che chiamano in causa l’incapacità della giunta Bassolino».

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