Frenata all’aumento dei prezzi a giugno (+1,3%, in calo rispetto al +1,4% di maggio) per la flessione dei prezzi dei beni energetici, che hanno segnato un calo dello 0,5% su base mensile e hanno decelerato su base annua, scendendo a +2,9% dal +5,7%.
Giù i prezzi anche per i beni alimentari, ancora con il segno meno a livello tendenziale (-0,2%), mentre rimangono stabili su maggio. Come spiega l’Istat, diffondendo i dati definitivi sull’inflazione a giugno, i prezzi della benzina verde hanno, infatti, rallentato la loro corsa, scendendo al +6,9% dal +15,9% di maggio e mettendo a segno perfino un calo su base congiunturale (-1,9%). Così anche il gasolio per autotrazione, i prezzi si sono fermati al +13,3% annuo, dal 17,1% di maggio, con una flessione congiunturale del 1,1%.
Quanto ai beni alimentari, a giugno mantengono il segno meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Riduzioni tendenziali si sono verificate per la frutta fresca, -6,6% (+0,4% su mese), i vegetali freschi, -2%, (-0,8% su mese), il latte, -1,5% (+0,2% su mese) e la pasta, -1,2% (-0,2% su mese).
Continua, invece, l’aumento dei prezzi relativi al capitolo dei trasporti, almeno su base annua (+3,7% tendenziale, -0,3% congiunturale).
A trascinare il rialzo è il trasporto ferroviario (+9,6% su anno) e le assicurazioni sui mezzi di trasporto (+7,7% su anno). Riguardo alle spese tipiche del periodo feriale, i pacchetti vacanza tutto compreso risultano più convenienti rispetto allo scorso anno (-0,6%), ma più salati a confronto con maggio (+6,7%).