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Influenza A: in arrivo 500mila vaccini

Consiglio straordinario dei ministro della sanità dell'Unione europea. Oggi in arrivo alle regioni 500mila vaccini per soddisfare la prima tranche del piano di prevenzione

Influenza A: in arrivo 500mila vaccini

Roma - Oggi consiglio straordinario dei ministri della Sanità dell'Ue, a Lussemburgo, interamente dedicato all’influenza A. I responsabili della Salute dei 27 discuteranno dell’accesso al vaccino per tutti gli Stati membri e di come aiutare i Paesi in via di sviluppo. Inoltre, si cercherà di stabilire come coordinare gli interventi, come informare i cittadini in modo chiaro, e si metteranno a confronto le strategie di vaccinazione per assicurare funzioni essenziali per la società, dai servizi sanitari alle telecomunicazioni e trasporti. Alla riunione, che si aprirà nel primo pomeriggio, è prevista la partecipazione, per l’Italia, del viceministro per la Salute, Ferruccio Fazio.

In arrivo 500mila vaccini Sempre oggi sono in arrivo nei magazzini delle Regioni le prime dosi del vaccino contro il virus H1N1. Si tratta di circa 500 mila antidoti che saranno riservati per la vaccinazione del personale sanitario (medici di famiglia, pediatri di libera scelta, addetti al pronto soccorso) che si trova in cima alla lista di chi deve evitare la nuova influenza. Il vaccino interesserà il 40% della popolazione italiana, circa 24 milioni di persone.

Prima tranche
I vaccini saranno consegnati alle Regioni fino al 15 novembre: probabilmente si tratterà della quantità utile a "soddisfare" la vaccinazione della popolazione che rientra nella prima tranche: il piano del Ministero prevede infatti due fasi, una subito entro il picco atteso a Natale (compreso un richiamo) ed una seconda i primi mesi del nuovo anno. Il totale delle due fasi dà il 40% della popolazione previsto dall’ordinanza del Ministero. Nelle 24 milioni di persone sono comprese tutte le categorie indicate, in ordine di priorità, dall’ordinanza: personale dei servizi essenziali, donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza, persone a rischio di età compresa tra 6 mesi e 65 anni, persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti. Per le donne incinte e per le persone tra i 6 ed i 17 anni si attende il "via libera", a questo punto probabile, del Consiglio superiore di Sanità.

Saranno dunque poco più di 8,5 milioni i primi italiani ad essere vaccinati, quelli cioè che rientrano nella categoria "servizi essenziali".

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