Influenza A, nuovi casi: 10 ricoveri in Lombardia La Regione: cure a casa

Atteso l’esito delle analisi sull’egiziano morto al Policlinico. L’assessore: "Una influenzella. Non portatela in ospedale"

Sono una decina i casi gravi di influenza A registrati in Lombardia, seguiti al San Raffaele, all’ospedale San Gerardo di Monza e al Policlinico San Matteo di Pavia, dove un paziente di 58 anni, già affetto da altre patologie, è in rianimazione. Intanto si sta attendendo il risultato del tampone effettuato sull’egiziano di 48 anni, morto giovedì al Policlinico di Milano dove era stato ricoverato per una grave forma di insufficienza renale. Le persone più colpite, come la neomamma indiana di 25 anni della provincia di Novara, sono comunque quelle rese deboli da altre complicazioni cliniche.
«Niente panico per una possibile influenzella - sostiene l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani -. Curatela in casa, seguiti dal vostro medico di famiglia per evitare di portare tra le corsie ospedaliere e i pronto soccorso il probabile virus A/H1N1, dove si trovano malati già affetti da problemi più gravi».
Nonostante il rischio del contagio si stia propagando lievemente, il monito degli esperti continua ad essere: niente allarmismi dannosi che potrebbero ingenerare equivoci sul reale stato delle cose. Anche perché «ogni anno muoiono migliaia di persone per una semplice infezione influenzale - precisa Marco Maria Donzelli, presidente dell’Associazione consumatori - ma non hanno le prime pagine dei giornali». Per quanto riguarda il vaccino «invitiamo a una saggia prudenza». Sbagliata la vaccinazione di massa, mentre consigliata la «puntura» contro il virus da parte di coloro che già indeboliti da altre patologie, oppure gli anziani, potrebbero incorrere in serie complicazioni se colpiti dai classici sintomi stagionali.
Si stima che saranno almeno 3,5 milioni gli italiani che secondo il ministero della Salute dovranno fare i conti con febbre, mal di gola, starnuti e raffreddamenti, fastidiosi compagni di ogni inverno quando il tempo si fa particolarmente rigido. Secondo l’Assolatte i migliori alleati contro i virus sono la frutta, il formaggio, il latte e lo yogurt. Quindi è bene in questo periodo fare molta attenzione all’alimentazione. Tra la frutta e la verdura, è meglio prediligere quella ricca di betacarotene, vitamina E e C, come kiwi, agrumi, frutti di bosco, broccoli, cavoli, zucca.
L’Inran (Istituto Nazionale di ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) consiglia tre porzione al giorno di latte o yogurt e due-tre porzioni settimanali di formaggi, che sono una fonte di proteine, vitamina A, zinco, fondamentali per un giusto funzionamento del sistema immunitario, che è sempre uno dei più forti alleati della nostra salute.

Il bene più prezioso per una persona; infatti secondo un recente sondaggio americano il benessere è sempre la cosa che ci sta più a cuore. Dalla ricerca effettuata dai ricercatori del Tufts Medical Center di Boston il 76% degli americani pagherebbe anche 600 dollari per sapere da quali malattie potrebbero essere affetti in futuro.

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