A settembre arriva la firma per Tem. E cè da scommettere che, oggi, se ne parla al tavolo sulle infrastrutture tra il presidente della Regione Roberto Formigoni, il ministro Antonio Di Pietro e il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati.
Confronto per fare il punto, naturalmente, su Pedemontana e Brebemi: i lavori della prima, lautostrada tra Busto Arsizio e Dalmine, con due appendici a Como e Varese, partiranno il 10 marzo 2010 e quelli della seconda - sempre che il voto della commissione Lavori pubblici del Senato non si metta di traverso - sono previsti per il 14 giugno 2009. Che significa, rispettivamente, cinque e tre anni di cantiere con costi stimati in 4,3 miliardi per Pedemontana e 1,6 per Brebemi. Numeri a parte, oggi, si chiariscono alcuni punti: «Per Pedemontana il secondo lotto delle tangenziali è ancora da finanziare e vanno ancora presi accordi sulle opere accessorie di Tem, ad esempio la metropolitana fino a Paullo», fa sapere lassessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo. Ma se oggi si mette un nuovo punto fermo nella lunga marcia delle reti lombarde, avverte Cattaneo, lo si deve al ministro Di Pietro «rivelatosi alleato prezioso»: «Sulla Brebemi che aveva definito opera antistorica, inutile e dannosa ha avuto la rara onestà intellettuale di saper cambiare idea.
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