Roma - Sono centinaia le segnalazioni di imprese, professionisti e istituzioni che hanno sottoscritto moduli di aggiornamento dati su Internet e che ricevono invece richieste di pagamento. Per questo motivo, l’Antitrust - informa una nota - ha deciso di inviare alla Procura della Repubblica di Roma la documentazione relativa ai messaggi con i quali diverse società, residenti all’estero, invitano a sottoscrivere sulle guide internet il loro nominativo.
Messaggi ingannevoli Per l’Antitrust "si tratta di comunicazioni ripetutamente ingannevoli": chi le riceve viene infatti indotto dai caratteri poco chiari a sottoscrivere un modulo, che sembra finalizzato all’aggiornamento gratuito dei dati della società o dell’ente, mentre è un costoso contratto di inserimento nella guida. I messaggi, peraltro condannati anche da altre Autorità europee, continuano ad essere diffusi via mail o tramite posta ordinaria, nonostante i provvedimenti dell’Antitrust ne abbiano vietato la diffusione.
L'invito dell'Authority L’Autorità guidata da Antonio Catricalà invita quindi a denunciare il fenomeno alle Autorità giudiziarie, e a valutare con attenzione i materiali relativi all’inserimento delle informazioni societarie su Internet prima di sottoscriverli. Molte denunce riguardano nuovi operatori pubblicitari che propongono l’identico meccanismo ingannevole. Negli ultimi mesi l’Autorità ha ricevuto centinaia di segnalazioni di imprenditori e di istituzioni pubbliche che si sono visti intimare il pagamento per l’iscrizione nelle guide, pari mediamente a circa mille euro, avvenuto proprio per effetto delle comunicazioni ingannevoli. Altrettante denunce riguardano iniziative simili poste in essere dalle stesse o da nuove società. Le società di cui l’Antitrust ha inviato la documentazione sono: società DAD - Deutscher Adressdienst GmbH (4 provvedimenti di ingannevolezza e di 3 provvedimenti di inottemperanza); società CD Publisher Construct Data Verlag GmbH (2 provvedimenti di ingannevolezza e due provvedimenti di inottemperanza); società Nova Channel AG (1 provvedimento di ingannevolezza e 2 provvedimenti di inottemperanza); società European City Guide S.L. (2 provvedimenti di ingannevolezza e 2 provvedimenti di inottemperanza); Eu Business Services Limited (1 provvedimento di ingannevolezza).
Querela L’Antitrust ricorda che i destinatari delle richieste di pagamento possono presentare formale querela alle Autorità giudiziarie competenti e che la comunicazione ingannevole
può rappresentare motivo di invalidità del contratto. Chi sta ricevendo le nuove comunicazioni per l’inserimento di dati su guide internet deve inoltre leggere attentamente i moduli prima di decidere se sottoscriverli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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