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"Abuso di decreti". Travaglio attacca Meloni ma si scorda dei Dpcm di Conte

Il Fatto Quotidiano attacca il governo Meloni sull'abuso di decreti legge ma si dimentica dei Dpcm targati Conte e Movimento 5stelle. Il doppio standard è evidente

"Abuso di decreti". Travaglio attacca Meloni ma si scorda dei Dpcm di Conte

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“Il premierato c’è già”. L’iter della lunga riforma costituzionale deve ancora partire ma secondo Il Fatto Quotidiano il potere è già nelle mani di una sola “donna al comando”. La disinformazione è appena cominciata e va di pari passo con le accuse personali nei confronti del premier Giorgia Meloni. “Abuso di decreti e voti di fiducia – denuncia il Fatto – con Giorgia il premierato esiste già”. Ed è qui la vera notizia: il giornale diretto da Marco Travaglio si riscopre sensibile all’abuso della decretazione d’urgenza. La domanda, allora, viene spontanea: dove erano quando l’ex premier Giuseppe Conte calpestava il parlamento a suon di Dpcm?

Il doppio standard di Travaglio

La domanda, come spesso accade in questi casi, è un esercizio di mera retorica. Il Fatto Quotidiano era sempre lo stesso: il livore ideologico contro i “nemici” non è cambiato di una virgola. La decretazione d’urgenza, allo stesso tempo, era usata e purtroppo abusata dal governo in carica. I voti di fiducia, anche allora, non si sprecavano e il dibattito parlamentare era sempre più scarno. Eppure allora - a diLe differenze rispetto al governo di due anni fa sono solo due: il nome del presidente del Consiglio e il colore della maggioranza parlamentare. Il ricorso alla decretazione d’urgenza, al contrario, è sempre stata una costante durante gli ultimi governi in Italia. Se il primo posto per maggior numero di decreti legge pubblicati va al governo Draghi con 62, di cui il Movimento 5stelle faceva parte con ministeri di primo piano, la medaglia d’argento va di diritto al secondo esecutivo Conte, fermo a 53 decreti legge.

Il tutto, ovviamente, senza contare l’uso massiccio dei cosiddetti Dpcm targati avvocato del popolo. Un atto amministrativo, tra l’altro, considerato di rango inferiore rispetto alla legge ma estremamente pericoloso per il normale funzionamento del dibattito parlamentare. Il Dpcm emanato direttamente dal presidente del consiglio, infatti, non coinvolge il Parlamento e il suo uso è sconsigliato per evidenti violazioni del normale iter democratico.

La narrazione anti-Meloni

Niente da fare: la narrazione di Travaglio e soci è costruita ad hoc per attaccare personalmente il premier Meloni e il governo di centro destra che presiede. Il doppio standard è clamoroso: "Decreti più fiducie – recita il titolo di prima pagina – Meloni fa il record, il premierato c’è già”. A pagina due il racconto entra nel vivo: Melonicrazia – si legge – Una donna sola al comando”. E ancora: "Abuso di decreti e voti di fiducia”. Il Parlamento? Secondo i signori del Fatto non esiste più:“Le Camere sono scavalcate”.

Il doppiopesismo è sotto ai nostri occhi e procede spedito verso l’obiettivo: minare la riforma costituzionale e ancorare il Paese allo status quo fallimentare.

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