La stanza di Feltri

Altro che caccia, i lupi vanno protetti

Non c'è stata neppure una sola aggressione agli esseri umani da parte di questi mammiferi tanto affascinanti, la cui presenza testimonia la salubrità dell'ecosistema della regione lombarda

Altro che caccia, i lupi vanno protetti

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Direttore Feltri,
conosco di lei l'animo profondamente animalista, anzi tutti i lettori e anche i telespettatori che la leggono e la seguono sanno bene che lei è uno dei massimi difensori in Italia dei diritti degli animali e in questi anni ne ha condotte di battaglie in questo ambito. Benissimo. Ma come si pone rispetto alla proposta di un suo collega consigliere regionale lombardo di Fratelli d'Italia, tale Zamperini, che vuole introdurre la caccia ai lupi sostenendo che siamo in piena emergenza e dobbiamo difenderci. Difenderci da cosa? Dal lupo cattivo di Cappuccetto Rosso? Forse dovremmo difenderci dalla stupidità di certi politici. Forse non pubblicherà questa mia lettera, ma sarei piacevolmente stupito se lo facesse, ovviamente rispondendomi.
La ringrazio in anticipo.
Giulio Fumagalli

Caro Giulio,
non vedo il motivo per il quale non dovrei pubblicare la tua epistola. Forse perché esprimi la tua riguardo una proposta di un consigliere di Fratelli d'Italia la quale non condividi? E allora? Per chi mi hai preso? Sei liberissimo di esternare le tue opinioni. Non mi piace la censura, inoltre credo fermamente nella libertà di pensiero e anche in quella di critica dell'operato degli eletti, che sono i servitori del popolo sovrano. Il loro agire non solo può essere giudicato ma deve essere vagliato e giudicato da coloro che li votano e che li hanno assunti a tempo determinato quali rappresentanti. Trattasi delle fondamenta della democrazia, non affermo nulla di nuovo e stupefacente. Trovo che la proposta del mio collega sia non solamente sciocca ma anche priva di basi scientifiche, non supportata né dai dati né dai fatti. Essa, per di più, non trae origine da una esigenza sentita, evidente e diffusa manifestata dalla cittadinanza. I lombardi non chiedono che i lupi vengano trucidati. Infatti, non esiste alcuna emergenza lupi né tanto meno una emergenza orsi, questi ultimi sono stati avvistati sporadicamente ad alta quota. Gli episodi avvenuti nel 2023 si contano sulle dita di una mano.

Tornando ai lupi, non c'è stata neppure una sola aggressione agli esseri umani da parte di questi mammiferi tanto affascinanti, la cui presenza testimonia la salubrità dell'ecosistema della regione lombarda. Come se non bastasse, i lupi in Lombardia sono in densità inferiore rispetto alla maggior parte della altre regioni, dove pure non si parla di allarme o situazione preoccupante. Specifico che il lupo è considerato specie protetta in Italia, quindi si vorrebbe eliminare questo status allo scopo di poterlo cacciare in quanto, secondo Zamperini, «ce ne sono troppi».

Il numero di esemplari, tuttavia, non giustifica assolutamente un intervento di questo tipo da parte delle istituzioni che dovrebbe portare allo sterminio o alla drastica riduzione dei branchi. Per quanto riguarda gli episodi di predazione, è vero, sono aumentate le richieste di indennizzo, che vengono sempre soddisfatte attraverso una polizza assicurativa regionale. Dunque i danni arrecati dai lupi ai contadini o ai pastori vengono rimborsati in toto dall'assicurazione. Dal 2018 al 2023 il totale di questo genere di indennizzi è stato di circa 100 mila euro, ossia circa 20 mila euro l'anno, che, secondo Zamperini, è cifra astronomica, ma che in verità non lo è affatto, anzi, si tratta di un costo ridicolo e sostenibile che non comporta nessuna uscita a carico dei contribuenti e neppure di Zamperini. Allora perché ci accaniamo contro questi animali? A me pare tanto che si vogliano cercare sgangherati pretesti per consentire ai cacciatori di dilettarsi prendendo di mira i poveri lupi, che pure avremmo il compito di tutelare e rispettare.

Questo non è lo spirito del centrodestra in cui io credo e di cui ho sposato i valori, un centrodestra da sempre impegnato nella salvaguardia dei fragili, di chi non può difendersi da solo, degli ultimi, siano questi esseri umani o bestie, che non meritano di essere ammazzate né per diletto né sulla base di rischi insussistenti e fittizi.

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