"Sono uno studente normalissimo". Così si è presentato Leonardo Dimola, uno dei ragazzi che, ad Atreju, hanno contestato il ministro dell'Università Anna Maria Bernini durante il suo intervento, criticandola in particolare per quanto riguarda la riforma del semestre "filtro" a Medicina. Attorno al giovane si sono levati gli scudi della sinistra, con Schlein in testa che ha chiesto al membro del governo di scusarsi per le sue risposte. "Gli studenti e le studentesse meritano, invece quando dimostrano il loro dissenso vengono derisi e insultati", ha tuonato sui social la segretaria del Pd. "La ministra Bernini deve solo chiedere scusa, ascoltare le tante voci critiche sulla riforma disastrosa per l'ingresso a medicina e aprire un vero confronto per superarla il prossimo anno".
Peccato che i "poveri" aspiranti studenti di Medicina non siano normali studenti, ma membri dell'Udu (Unione degli universitari) e di Su (Sinistra universitaria). In particolare Dimola, colui con cui il ministro ha avuto un confronto diretto, appare più volte in video sulle pagine social sia dell'associazione studentesca, sia della lista di Sinistra universitaria alla Sapienza di Roma. Nei vari post, si scaglia contro il ministro e la riforma, annunciando che farà ricorso con l'Unione degli universitari.
Dunque una protesta, quella ad Atreju, totalmente politicizzata e alimentata direttamente dall'opposizione, Pd e Cgil in testa, che giustifica appieno la risposta di Bernini. "Siete sempre dei poveri comunisti", ha dichiarato quando i contestatori hanno cercato di impedirle di parlare all'inizio del suo intervento. "Questa degli studenti è la strategia del caos: parlano ma non ascoltano. Comincio a preoccuparmi quando qualche partito politico fa loro eco", ha aggiunto dopo essere tornata sul palco, in seguito al confronto con i giovani. Ma ovviamente, da Italia Viva al Movimento 5 stelle preferiscono tenere - o fingere di tenere - la testa sotto la sabbia usando la solita strategia: chiunque parli contro il governo e viene sbugiardato diventa immediatamente una vittima da proteggere.
"Bisogna chiamare le cose col loro nome, non è una contestazione di studenti: sono studenti Udu, diciamo piccoli Landini e piccoli Schlein, che protestano legittimamente perché contrari alla riforma di medicina", ha aggiunto il ministro oggi, a margine della firma per l'istituzione dell'Università dell'Onu a Bologna.
"Mi spiace moltissimo che alcuni partiti politici strumentalizzino questa protesta di studenti Udu, perché il messaggio che dobbiamo dare è che la riforma deve funzionare per loro". Bernini ha anche suggerito all'opposizione di evitare di usare gli studenti come delle "armi improprie" e di fare polemica politica su altro, oltre ad estendere un invito ad "ascoltare", prima di contestare.