
Giorgia Meloni sbarca ad Ancona per illustrare idee, progetti e finanziamenti in arrivo nelle Marche, stringendo un patto destinato a far compiere un ulteriore salto alla Regione. La premier si è presentata con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (che oggi festeggia il suo 72° compleanno), mentre l'altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, era in collegamento da Roma. I due rappresentanti dell'esecutivo nazionale sono stati accolti dal governatore Francesco Acquaroli, ricandidato alle prossime elezioni regionali che si terranno tra meno di due mesi, e dalle autorità locali. Nel suo intervento di presentazione degli interventi del governo italiano per lo sviluppo del territorio marchigiano Meloni ha voluto citare Enrico Mattei.
"L'uomo che ispira la principale strategia di politica estera, diceva che 'l'ingegno è vedere possibilità, dove nessuno la vede'. Questo vuol dire essere lucidi e che bisogna avere coraggio, orgoglio, per guardare oltre i limiti", sostiene il capo del governo. Del resto ci sono uomini che "hanno scommesso dove altri non avevano neanche il coraggio di scommettere, e questa è un po' la cifra di questo territorio, la capacità di avere una creativa e visionaria concretezza - afferma dal palco dell'Auditorium Orfeo Tamburi della Mole Vanvitelliana -. Noi stiamo cercando di restituire a questa nazione la capacità di fare strategia, di scegliere dove vuole stare, di scegliere cosa vuole rappresentare".
Poi, l'annuncio: "Il Consiglio dei ministri di oggi approverà la norma che allarga la Zes alle Marche e all'Umbria", dichiara Meloni parlando della "Istituzione delle Zone Economiche Speciali" dove è garantita la possibilità di derogare dalle leggi vigenti nell'ambito delle ordinarie politiche nazionali. Si tratta di uno "strumento molto efficace per attrarre investimenti, sostenuta da una governance efficace" per un giro di affari che ammonta a "26,7 miliardi di euro", ricorda la presidente del Consiglio citando dati Ambrosetti. "Sono certa che i marchigiani sapranno utilizzare al meglio le nuove potenzialità".
Grazie alla Zes sono stati registrati "risultati estremamente importanti, ma noi vogliamo allargare la Zona Economica Speciale a regioni qualificate", anche perché è molto efficace "per aiutare chi investe, chi crea lavoro, chi produce, consente di avere un'autorizzazione unica fiscale, garantisce velocità e permette di valorizzare le specificità territoriali, di stabilizzare la efficacia delle altre risorse come il Pnrr, i fondi di coesione". La leader di Fratelli d'Italia sottolinea inoltre come con la zona economica speciale unica, dal 1 gennaio del 2024 a oggi "sono state già rilasciate oltre 700 autorizzazioni uniche che hanno portato investimenti strategici imponenti".
Da qui la necessità che anche nelle Marche la questione centrale è diventi il risanamento del deficit infrastrutturale. Nel merito, i progetti sono sul tavolo: "La Pedemontana è un sogno che prende realtà, più tardi sarò all'inaugurazione dei cantieri". Non solo, ma la stessa Pedemontana è anche "uno dei tasselli di una strategia che il governo ha messo in campo, che è molto più ampia della infrastruttura in sé, per imprimere un cambio di passo deciso nella ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016".
Meloni si dice consapevole che è un cammino che richiede tempo ed energie, "purtroppo non sempre coincidenti con le legittime aspettative di chi nove anni fa ha perso tutto: però io penso che si possa dire con un pizzico di soddisfazione - conclude - che dopo molti rinvii, dopo molte false partenze, la ricostruzione ha finalmente subito una decisa accelerazione".