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Minacce d'odio e di morte: la furia della sinistra contro Meloni

A Bologna e Milano segnalate scritte intimidatorie e ingiuriose contro il premier, a Sala Consilina (Salerno) minacce sulla sede di Fdi: "Meloni appesa". Ma a sinistra tutto tace

Minacce d'odio e di morte: la furia della sinistra contro Meloni

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"Appesa", "Mangia piombo". Nuove intimidazioni alla Meloni

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Violenti e codardi. Augurano il male a Giorgia Meloni, la minacciano, la odiano. Ma poi si nascondono con vigliaccheria, occultati dall'anonimato. Nelle ultime ore i soliti idioti sono tornati in azione, dando sfogo alla solita rabbia repressa pronta a tramutarsi in aggressività e in vere e proprie intimidazioni. Da Nord a Sud. Secondo quanto denunciato da alcuni cittadini, a Bologna in via di Corticella sarebbe recentemente comparsa una scritta oltraggiosa nei confronti del presidente del consiglio. "Meloni mangia piombo", si legge nello scatto pubblicato dalla pagina social "La Bologna Imbrattata", sulla quale vengono rilanciate le segnalazioni degli abitanti sugli spazi urbani deturpati.

La scritta minacciosa a Bologna

Ovviamente, come spesso accade in questi casi, la minaccia non riporta alcuna firma né rivendicazione. Amaro il commento del profilo social bolognese: "Vediamo se questo imbrattamento verrà rimosso con la stessa velocità con cui sono state rimosse le assai meno violente ed ingiuriose scritte dedicate al sindaco". Il riferimento è a un murales che nelle scorse settimane era apparso nel capoluogo emiliano e che ritraeva in maniera irriverente il sindaco Matteo Lepore travestito da vigile urbano, accompagnato da un cartello con il limite di velocità dei 30 chilometri orari (la tanto discussa disposizione introdotta dalla giunta felsinea). Ebbene, in quel caso il graffito era stato cancellato a colpi di vernice in breve tempo.

"Meloni appesa"

A confermare l'inquietante escalation di messaggi di odio è stato, nelle ultime ore, anche un altro grave episodio avvenuto a Sala Consilina, in provincia di Salerno, dove su una vetrina della sede di Fratelli d'Italia è stata tracciata la seguente scritta: "Meloni appesa". In questo caso, l'episodio ha trovato purtroppo conferme da parte del coordinatore locale di Fdi, Franco Bellomo. "Ancora una volta i cattocomunisti depressi del Vallo di Diano vandalizzano la sede di Fratelli d’Italia, senza rendersi conto che la Meloni non è solo un’esponente politica ma anche la presidente del Consiglio. Siamo pronti al confronto e invitiamo a discutere sugli argomenti anziché nascondersi dietro scritte minacciose", ha commentato l'esponente politico.

"Assassina di bambini", la scritta ingiuriosa a Milano

C'è chi parla di "piombo" e chi vorrebbe la leader di Fratelli d'Italia "appesa", ma stranamente in pochi a sinistra sembrano preoccuparsene. Da Milano, poco fa, è giunta un'altra segnalazione preoccupante: l'ingiuriosa frase "Meloni assassina di bambini" scritta con vernice spray azzurra su uno sfondo bianco è apparsa su un muro di Viale Sondrio, nel capoluogo lombardo. A darne notizia sono stati, in una nota, l'assessore regionale alla Sicurezza della Regione Lombardia, Romano La Russa, e il senatore Sandro Sisler, entrambi di Fratelli d'Italia. "Ancora una volta siamo di fronte al risultato del clima d'odio cavalcato da una certa parte della politica che preferisce ricorrere agli insulti invece di fare proposte costruttive. Purtroppo, scritte di questo genere sono comparse in diversi punti della città, segno evidente della volontà di alimentare un clima di tensione", hanno denunciato i due esponenti di Fdi, auspicando che "la sinistra prenda immediatamente le distanze da queste frasi e che la Giunta di Sala le faccia coprire al più presto".

Il fantoccio bruciato

Altrettanto inqualificabile, poi, l'episodio avvenuto nella serata di domenica a Poggio Mirteto (Rieti), dove un fantoccio con le sembianze di Giorgia Meloni era stato bruciato durante il cosiddetto "Carnevalone liberato". Tra i compagni, sempre pronti a (stra)parlare di democrazia in pericolo, nessuno batte un colpo?

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