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Majorino choc: "Fontana come Bolsonaro"

Paragone tiratissimo e senza fondamento quello di Pierfrancesco Majorino, che paragona Attilio Fontana a Jair Bolsonaro sul cambiamento climatico

Majorino choc: "Fontana come Bolsonaro"

Il Pd ha candidato Pierfrancesco Majorino alla presidenza di Regione Lombardia. Lo scopo dichiarato è quello di sconfiggere Attilio Fontana, nome del centrodestra, e Letizia Moratti, che ha fatto il salto della barricata passando al Terzo Polo, pur di ottenere la candidatura agognata al Pirellone. Da quando è stato candidato, Majorino sta replicando nella sfida alla Regione quello che Enrico Letta ha fatto per due mesi nella sfida per Palazzo Chigi: nessun programma, nessuna idea, soltanto accuse, velati insulti, instillazione di retro-pensieri nell'elettorato.

Ma Pierfrancesco Majorino dov'era quando Enrico Letta è stato letteralmente travolto da Giorgia Meloni e dalla coalizione di centrodestra? Possibile che nel Pd non abbiano fatto un briefing per rendersi conto che in questo modo non fanno altro che spingere gli elettori a votare gli avversari? Se questa è la loro linea, ovviamente, tanto meglio per Fontana, ma sembra assurdo che stiano ripetendo gli stessi errori. Solo poche ore fa, Pierfrancesco Majorino ne ha sparata un'altra contro Attilio Fontana, paragonandolo all'ex presidente del Brasile: "Sulla crisi climatica Fontana è una sorta di piccolo Bolsonaro, un negazionista. Siamo di fronte alla necessità di cambiare radicalmente".

E allora, Majorino, spieghi qual è la sua idea di cambiamento, avanzi proposte che siano serie, fattibili, sostenibili e realistiche agli elettori. Ma si ricordi che nella città metropolitana di Milano, che conta diverse milioni di possibili elettori, sia l'elettorato di destra che quello di sinistra sono inferociti con il sindaco green-radical chic Beppe Sala per l'istituzione dell'Area B in pressoché tutto il territorio di Milano. Nel capoluogo i cittadini si lamentano perché sono costretti cambiare l'auto, anche nuova, solo perché il sindaco ha deciso che nel capoluogo non si può circolare. Ma nelle città di confine con Milano, dove vivono altre milioni di persone che a Majorino farebbero comodo per raggranellare voti, sono imbestialiti perché Sala, con l'intento di liberare dalle auto (quindi dallo smog) Milano, ha riversato tutti i veicoli nelle città di cintura.

Se queste sono le linee di indirizzo della sinistra di oggi in tema ambientalista, allora da quelle parti c'è qualche problema. Majorino spieghi in che modo vuole seguire una linea green per la Lombardia, spieghi cosa intende fare, metta sul tavolo un progetto, invece di inquinare la campagna elettorale come già hanno fatto i suoi "compagni" questa estate.

Ma, forse, questa sinistra in carenza di idee non ha altri modi per distrarre l'elettorato dal fatto che non saprebbe che cosa fare in caso di (remota) possibilità di elezione.

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