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Attivista pro Ong protesta al congresso della Lega. Salvini la zittisce così

La giovane contesta le politiche sull'immigrazione: "Basta guerra alle Ong. Governo criminale". Il ministro la gela: "Pagliacciata, spero che questa ragazza si imbarchi"

Attivista pro Ong protesta al congresso della Lega. Salvini la zittisce così

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Una sorta di mini contestazione che si è conclusa con una replica da parte di Matteo Salvini. All'hotel Ergife di Roma era in corso il congresso regionale della Lega Lazio e improvvisamente il vicepresidente del Consiglio ha dovuto fare i conti con una protesta da parte di un'attivista evidentemente solidale con le Organizzazioni non governative che svolgono attività in mare. Alla scenata è seguita una risposta del ministro delle Infrastrutture che ha messo la parola fine a quanto si era verificato.

La donna è riuscita a entrare nella struttura e ha esposto un cartello con la scritta "Basta guerra alle Ong. Governo criminale". Una chiarissima presa di posizione che si pone nettamente contro le politiche adottate dall'esecutivo guidato da Giorgia Meloni per quanto riguarda l'ambito della gestione dell'immigrazione. Successivamente la giovane attivista è stata allontanata dalla sicurezza presente sul posto.

"Un applauso alla prossima partecipante al Festival di Sanremo", ha affermato Salvini. Che subito dopo ha sganciato una bordata al veleno nei confronti della contestatrice che poco prima aveva palesato il proprio supporto alle operazioni messe in atto dalle Organizzazioni non governative: "Se piacciono le Ong spero che questa ragazza si imbarchi". Una risposta certamente ironica ma che di fatto è stata doverosa alla luce della mini protesta che ha visto il governo di centrodestra essere accusato di criminalità.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture l'ha bollata come una vera e propria "pagliacciata", a cui non ha voluto far fronte ricorrendo a insulti e offese ma che ha preferito chiudere "con il sorriso e con ironia". Non a caso ha fatto riferimento all'idea lanciata da Giuseppe Valditara (titolare del dicastero dell'Istruzione) di conferire maggiore peso al voto in condotta. "Servirà a parecchia gente", ha sentenziato. Per poi concludere con un'altra riflessione personale in seguito alla contestazione: "Pensate invece se uno di noi fosse andato in un convegno di sinistra a contestare...".

Al di là della protesta, il congresso regionale del partito ha eletto Davide Bordoni come segretario regionale della Lega nel Lazio. All'evento ha preso parte anche Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.

Presenti pure diversi rappresentanti istituzionali del partito, oltre 600 delegati militanti chiamati a eleggere il primo segretario, i componenti del direttivo e i delegati al congresso federale.

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