"Basta fomentare l'antisemitismo". E alla Camera è bagarre contro Tajani

Il gruppo parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra interrompe più volte il ministro degli Esteri durante la sua informativa urgente alla Camera su Gaza: "La legittima reazione del governo israeliano sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili"

"Basta fomentare l'antisemitismo". E alla Camera è bagarre contro Tajani
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Nel giorno dell'informativa urgente su Gaza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sale la tensione all'interno della Camera dei Deputati. Il vicepresidente del Consiglio ha chiesto esplicitamente a Benjamin Netanyahu di "porre immediatamente fine all'escalation in atto" nella regione. Ha ribadito inoltre la "legittimità della reazione israeliana a seguito dell'attacco terroristico subito il 7 ottobre", ma ha anche espresso "forte preoccupazione per le modalità" assunte dalla risposta militare di Tel Aviv. La cessazione dei bombardamenti, la ripresa urgente degli aiuti umanitari e il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario sono più che mai urgenti, insieme alla liberazione da parte di Hamas di tutti gli ostaggi ancora detenuti.

Tuttavia l'agitazione da parte dei partiti di opposizione è risultata palpabile alla fine del discorso di Tajani, specialmente nel seguente passaggio: "Non si possono far ricadere sugli ebrei le azioni del Governo israeliano! Mai più! Nessuno, dovrà mai più avere paura perché ebreo. Come diciamo a Israele di fermarsi e porre fine agli attacchi nella Striscia di Gaza, allo stesso modo dico anche a chi fomenta l'antisemitismo per piccole, miopi convenienze di bottega 'Fermatevi! Fermatevi ora!'". A questo punto dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra sono cominciate le vibranti proteste contro lo stesso ministro, "reo" - a loro dire - di non avere condannato a dovere le azioni politiche poste in atto dal premier israeliano.

Angelo Bonelli, in particolare, deride il titolare del dicastero della Farnesina dicendo di avere perso le parole sul governo israeliano, nonostante avesse appena affermato che "questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le nostre coscienze: la legittima reazione del Governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta purtroppo assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili, che chiediamo a Israele di fermare immediatamente". Ma per Avs questo non è bastato e le urla sono proseguite per qualche secondo.

"È difficile che io perda le parole, semmai forse potrà capitare a lei", è stata la pronta replica di Tajani a Bonelli. La presidente di turno dell'Aula, Anna Ascani, ha ripreso tre volte gli esponenti di sinistra che interrompevano insistentemente il vicepremier, con quest'ultimo che invece chiedeva alla responsabile pro-tempore della gestione dei lavori della Camera di richiamare all'ordine i deputati: "Non capisco perché tanto nervosismo, ma io non mi faccio intimidire dalle minacce". Tajani ha poi proseguito affermando: "Il virus dell'antisemitismo non può e non deve avere diritto di cittadinanza nelle nostre società.

La retorica incendiaria contro il popolo ebraico ci riporta agli orrori del passato, come dimostra il recente tragico assassinio di due giovani dipendenti dell'Ambasciata israeliana a Washington".

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