Berlusconi, il ricordo di Meloni: "Uno degli uomini più influenti della storia d'Italia"

In un video che circola sui social, il presidente del Consiglio ha definito il Cavaliere come "un combattente, un uomo che non aveva mai paura a difendere le sue convinzioni"

Berlusconi, il ricordo di Meloni: "Uno degli uomini più influenti della storia d'Italia"
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A due anni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, anche Giorgia Meloni l'ha voluto ricordare come leader e guida, in un video pubblicato sui social in cui spiega che il Cavaliere "era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai paura a difendere le sue convinzioni. E sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d'Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione, nel mondo dell'impresa". Sono tanti i ricordi commossi che il mondo politico ha voluto lasciare in questa giornata, in memoria di un ex presidente del Consiglio che è stato un precursore della politica ma anche un visionario nell'imprenditoria.

Sono parole sentite e profonde quelle che Giorgia Meloni ha affidato al video pubblicato sui social quando dice che "con lui l'Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparto che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso, molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa obiettivi che insieme c'eravamo dati". Intervenendo, poi, all'evento che celebra i 25 anni del quotidiano Libero, il premier ha rivelato di pensare che Silvio Berlusconi "sia fiero di noi nel vedere che abbiamo ottenuto quel milione di occupati in due anni e mezzo", che era una delle sue più forti campagne.

Sui social, poi, il presidente del Consiglio l'ha voluto ricordare "come imprenditore visionario e leader politico che ha creduto in un centrodestra unito e in una Nazione forte e autorevole. Questa sua eredità vive nelle battaglie di libertà e di buongoverno che continuiamo a portare avanti".

Anche Vittorio Feltri, durante l'evento per i 25 anni del quotidiano Libero da lui fondato, ha voluto ricordare l'ex premier, sottolineando che "ha cambiato le regole del gioco, glielo dobbiamo riconoscere. Davanti a lui, anche se è morto, mi tolgo il cappello".

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