Mister Obama deve avere qualche super potere, soprattutto quando fa i complimenti. Altrimenti non si capisce, qualcosa non torna. Enrico Letta va a fare l'americano e batte il cinque al presidente degli Stati Uniti. È una classica colazione alla Casa Bianca, stretta di mano, si chiacchiera del tempo, si assaggia il Parmigiano, qualche accenno all'Europa, ai debiti, al commercio e Letta invita Obama in Toscana. E mr. president sorride: «Non mi farò pregare. Ci sono stato con Michelle e lì si mangia benissimo». Tutto a posto, quindi. Poi Obama, con una pacca sulla spalla, dice: «Vai avanti Enrico. Hai preso la direzione giusta». Così tutti in Italia vengono a sapere che l'uomo della Casa Bianca ha promosso la legge di Stabilità. A pieni voti, senza una virgola, senza neppure un refuso. La manovra economica di Letta è da applausi, tutti in piedi e inchino finale. Qui però c'è il dubbio, l'inghippo: ma Mr. president quando l'ha letta? Sì, perché questa benedetta legge per ora è pagine sparse di «si dice», di bozze che vagano qua e là, di correzioni a matita, tanto che perfino i ministri, compreso il super tecnico Saccomanni, immaginano il contenuto ma non metterebbero la mano sul fuoco su quasi nulla. Ergo, Obama come ha fatto? È l'unico che ha il testo definitivo? Buono a sapersi. E come ha fatto ad averlo? Dicono che il pacco con la stesura definitiva stia girando per gli uffici dell'Unione europea, ma anche lì nessuno lo sta leggendo. La burocrazia ha i suoi tempi e nessuno ha fretta di buttarsi in letture notturne su Iva, numeri e coperture mancanti. Ipotesi. La legge di Stabilità l'ha scritta direttamente Obama. È per questo che lui sa e gli altri no. Il Pentagono spia telefoni e telefonini di Palazzo Chigi e registra anche quello che i ministri ancora non conoscono.
Obama ha in mano un falso testo sulla manovra, una Finanziaria apocrifa, scritta da Brunetta, tradotta da Luttwak e spedita via mail alla Casa Bianca.
Obama è in grado di leggere il pensiero di tutti quelli che si chiamano Letta e ne influenza le scelte, chiaramente a fin di bene. E questi sono appunti i super poteri. In Europa c'è un ufficio segreto degli Stati Uniti. Ed è li che è finita la legge di Stabilità.
Oppure, ipotesi finale, lo staff di Enrico Letta ha scambiato una stretta di mano e una pacca sulla spalla per una benedizione ufficiale dell'America sulla politica economica del governo.
Ma in ogni caso, perché Obama benedice l'Italia invece di pregare per scongiurare il default dell'America?
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