Il Cav lanciato verso le urne «Vanno convinti gli indecisi»

Il Cav lanciato verso le urne «Vanno convinti gli indecisi»

S ilvio Berlusconi inizia la sua offensiva d'inverno. Telefonate pubbliche, interventi alle riunioni dei club, apparizioni in tv. Ma anche grande attenzione per la prima convention di Forza Italia fissata per il 26 gennaio a Milano. Se l'idea di mettere in piedi un controdiscorso di fine anno non prende quota - resiste una possibilità di un videomessaggio di auguri nel pomeriggio - il desiderio di tornare sulla ribalta della scena politica è sempre più forte. Così come quello di accendere la fiamma dell'entusiasmo attraverso la diffusione capillare dei club. «Ecco la nostra idea folle: creare dodicimila club Forza Silvio» dice intervenendo a un evento organizzato dal parlamentare Paolo Russo. «Stiamo per preparare un miracolo: prenderemo esempio da quello di San Gennaro. E dovremo fare una campagna porta a porta per convincere gli indecisi».
Sono i club il suo chiodo fisso, strumento innovativo per recuperare il consenso e proiettarsi verso una nuova stagione di governo. Un binario parallelo a quello del partito ai cui dirigenti arrivano sollecitazioni chiare. La prima riguarda un possibile decalogo sul lavoro. Una proposta che potrebbe anticipare il «job act» renziano, in una versione meno ingessata e più aggressiva, con il recupero di alcune ricette care a Forza Italia come la defiscalizzazione per i nuovi contratti per aree o aziende. Un affondo utile ad allargare ulteriormente il solco che divide il segretario del Pd da Enrico Letta. Ma ad Arcore si ragiona anche su un piano per recuperare la «dispersione» del voto moderato nelle liste civiche, attraverso l'opera di Simone Furlan. Di questo si parlerà in una riunione dedicata al rilancio del partito che potrebbe essere convocata nei primi giorni del mese, forse il 3 gennaio.
Di certo l'atteggiamento di Berlusconi è quello di chi vuole andare all'attacco giocando a tutto campo. «Voglio andare in giro per l'Italia sperando che non vogliano chiudere la bocca al leader dell'opposizione democratica del Paese. Possiamo recuperare 4 milioni di voti tra indecisi e astenuti. Dobbiamo contattare gli elettori delusi del Movimento 5 Stelle. Quelli del Pd è inutile contattarli perché sono teste dure. Ma i grillini sono disgustati dai parlamentari che Grillo ha mandato alle Camere e dal loro comportamento». I propositi di battaglia non finiscono qui. «Sono un vecchietto, ma non posso permettermi di finire la mia avventura umana, di uomo di impresa, di sport e di Stato, da perdente. Per questo mi butterò nella follia dei club con tutte le energie di cui sono ancora capace per dare al mio Paese un governo liberale», dice intervenendo al Club Forza Silvio di Mino Giachino.
In mattinata, intervistato da Clemente Mimun, si sofferma sulla necessità di convincere gli italiani a puntellare il bipolarismo. «Auguro agli italiani di imparare a votare. Noi disperdiamo i nostri voti in tanti rivoli. Solo con la maggioranza assoluta a Fi si potrà cambiare l'architettura istituzionale, rendendo l'Italia un Paese governabile. Il miglior sistema è il bipolarismo. Il miglior sistema è quello americano, dove ci sono democratici e repubblicani che si contendono il governo». In conclusione Berlusconi parla di Matteo Renzi.

«A sinistra, gira e rigira, tornano sempre le stesse idee: tasse, patrimoniale, imposte. Fi è e resta l'unico baluardo. Dobbiamo puntare alla maggioranza assoluta. Io sono l'unico ostacolo alla conquista del potere da parte della sinistra. Non a caso contro di me c'è stata una vendetta giudiziaria».

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