"I tempi sono maturi". Il Cav blinda la riforma sul presidenzialismo

Silvio Berlusconi ribadisce: "L'obiettivo è aumentare le pensioni minime a mille euro entro il 2027". E chiede di dare slancio alle riforme su giustizia, fisco, burocrazia e presidenzialismo

"I tempi sono maturi". Il Cav blinda la riforma sul presidenzialismo

La manovra è stata varata entro il 31 dicembre 2022 nonostante i tempi strettissimi e, malgrado la crisi che su più fronti sta mettendo alla prova l'Italia, contiene già diverse misure anticipate dal centrodestra in campagna elettorale. Per questo motivo Silvio Berlusconi guarda con positività alla prima legge di Bilancio del nuovo governo, consapevole del fatto che "ha messo in sicurezza il Paese rispetto ai gravi effetti degli aumenti dell'energia".

Il presidente di Forza Italia, nell'intervista rilasciata a Newsmediaset, ha annotato che il nuovo anno ha preso il via "fra grandi difficoltà per molte famiglie e per molte imprese italiane". Ma allo stesso tempo ha invitato a rivolgere lo sguardo al futuro con un approccio di fiducia e non di pessimismo, "con la concreta speranza che il peggio sia alle nostre spalle".

L'obiettivo sulle pensioni

Il Cav ha poi sottolineato con forza uno degli obiettivi principali del partito azzurro, che continuerà a battersi per aumentare le pensioni minime per gli anziani. Con la manovra è già arrivato un segnale, visto che sono state portate a 600 euro quelle per chi ha più di 75 anni di età. "Ora dobbiamo andare avanti anno per anno, affinché alla fine della legislatura la pensione minima arrivi ai promessi mille euro", ha garantito.

Il partito unico di centrodestra

Di recente Berlusconi ha rinnovato l'appello per un partito unico di centrodestra sulla base del modello del Partito Repubblicano negli Stati Uniti: ha spiegato che si tratta di un "contenitore nel quale il centro liberale, cristiano, garantista e la destra democratica possono stare insieme, con pari dignità e con un progetto comune".

Il che andrebbe visto anche come un ulteriore passo verso un assetto bipolare in Parlamento, da intendere come "il sistema migliore per una vera democrazia". E a tal proposito ha fatto notare che si tratta di un sistema politico che ormai si è consolidato negli Usa. Un'operazione che certamente potrebbe richiedere tempo, ma che prima o poi andrà affrontata: "Non sarà per domani, forse, ma l'unità del centrodestra in Italia è scritta nella mente e nel cuore di molti italiani, prima che negli accordi fra i partiti".

L'appello del Cav per le riforme

Inoltre Berlusconi ha chiesto di dare grande slancio alle riforme strutturali di cui il Paese necessita alla luce delle grandi emergenze che stanno attanagliando gli italiani. Sono diversi i piani su cui Berlusconi sollecita ad agire, dal fisco ("che è da alleggerire con il taglio graduale delle aliquote") alla giustizia ("che deve essere riformata secondo idee garantiste") passando per la burocrazia ("che va snellita").

Tra le tante riforme rientra anche quella sul presidenzialismo, ritenuta anche dal premier Giorgia Meloni una delle priorità da portare a termine.

Il leader di Forza Italia da tempo sostiene l'importanza di far scegliere direttamente agli italiani il presidente della Repubblica e dunque ha rinnovato il proprio sostegno: "Mi pare che oggi i tempi siano maturi per questa riforma costituzionale e penso che quando si cambiano le regole bisogna cercare la più larga convergenza possibile, anche con l'opposizione". Alla sinistra però è arrivato un avviso ben preciso contro eventuali tentativi di ostruzionismo: "Nessuno può arrogarsi un diritto di veto".

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