
Un Registro regionale, l'individuazione di percorsi di formazione e aggiornamento per il personale del settore alberghiero, della ristorazione e delle imprese alimentari, un registro dei malati e screening pediatrici: sono alcune delle misure contenute nella legge «Norme per il riconoscimento della rilevanza sociale della celiachia» approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. Obiettivo: migliorare la conoscenza della malattia, che consiste nell'infiammazione cronica dell'intestino dovuta all'ingestione di glutine, e sensibilizzare l'opinione pubblica per garantire maggiori servizi e ridurre la discriminazione dei celiaci. In Lombardia si contano 150mila persone affette da questa patologia autoimmune con circa 3mila nuove diagnosi ogni anno e un aumento del 20% in cinque anni. Numeri sottostimati perché si presume che solo un celiaco su tre sappia di esserlo.
La legge si aricola in dieci articoli: definizione di un sistema integrato di prevenzione e di informazione sulla rilevanza sociale della celiachia, istituzione di una Cabina di regia regionale e creazione di un Registro regionale della celiachia per la raccolta, l'analisi e il monitoraggio dei dati anagrafici e sociali dei malati. Ancora l'individuazione di percorsi di formazione e aggiornamento per il personale del settore alberghiero, della ristorazione e delle imprese alimentari e identificazione di un logo da assegnare alle strutture alberghiere che prevedono pasti completi senza glutine e agli esercizi commerciali che vendono prodotti alimentari per celiaci, programmazione di iniziative in occasione della giornata mondiale della celiachia (16 maggio).
La legge nasce con l'obiettivo di «riconoscere l'impatto della celiachia sulla vita sociale delle persone e delle comunità. Per la prima volta in Italia ci si occupa ddel rischio di isolamento dei pazienti, soprattutto dei bambini» sottolinea Emanuele Monti presidente della Commissione Welfare e primo firmatario del provvedimento. «Questo testo spiega il presidente del Consiglio regionale Federico Romani migliora la conoscenza della malattia e sensibilizza l'opinione pubblica per garantire maggiori servizi e ridurre la discriminazione dei celiaci».
L'Aula ha approvato anche un ordine del giorno presentato da Davide Casati (Pd) per prevedere dei corsi HACCP obbligatori per tutti gli operatori del settore alimentare, l'introduzione di un
aggiornamento per la celiachia sulla preparazione e la somministrazione di alimenti senza glutine.Il provvedimento stanzia un milione di euro nel triennio (2025/27) a cui si aggiungeranno i fondi per gli screening pediatrici.
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