Magistratura

"Cercate in casa vostra". Così Renzi zittisce l'Anm

L'Associazione nazionale magistrati attacca il leader di Italia Viva. Ma lui replica: "La magistratura viene delegittimata quando i magistrati che sbagliano non pagano mai"

"Cercate in casa vostra". Così Renzi zittisce l'Anm

Botta e risposta a distanza tra l'Associazione nazionale magistrati e Matteo Renzi. Le anticipazioni degli aggiornamenti del libro Il Mostro hanno fatto subito discutere sul piano della giustizia, con una serie di rivelazioni al veleno e accuse durissime anche nell'ambito del caso Open. Ma l'Anm non ci sta e ha messo nel mirino le dichiarazioni rilasciate dall'ex presidente del Consiglio, che a sua volta ha rivendicato la propria posizione e ha rincarato la dose contro la magistratura.

L'attacco dell'Anm

Questa mattina la Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale magistrati ha denunciato che, approssimandosi l'udienza del processo Open, il leader di Italia Viva è tornato a esprimersi sui pubblici ministeri fiorentini e ha utilizzato parole "che si traducono in attacchi diretti alla persona dei singoli magistrati requirenti, ingiustamente additati come autori di condotte 'eversive' e 'scandalose' nonchè di tesi accusatorie 'farneticanti' e 'strampalate"".

Nella nota viene palesata la forte preoccupazione poiché le recenti uscite pubbliche dell'ex sindaco di Firenze, a giudizio della Giunta esecutiva dell'Anm, potrebbero portare "ad una pericolosa delegittimazione dell'operato della magistratura agli occhi dell'opinione pubblica". Dall'Associazione nazionale magistrati tengono a sottolineare che il diritto di critica sugli atti e sui provvedimenti della magistratura "non dovrebbe mai travalicare in offesa alla stessa funzione giudiziaria".

La sferzata di Renzi

È indubbiamente fondamentale preservare l'immagine di imparzialità e terzietà. Ma nella realtà dei fatti chi la mette veramente in discussione? Infatti la replica di Matteo Renzi è partita proprio da questo appunto, facendo nomi e cognomi per additare coloro che invece - a suo giudizio - avrebbero minato la legittimità della magistratura: in tal senso ha citato il pm Turco per non aver "rispettato le sentenze della Corte di Cassazione", il pm Nastasi per aver fatto "le indagini male a Siena sulla vicenda David Rossi" e il procuratore Creazzo per aver "molestato sessualmente una collega".

"Io non sparo nel mucchio, io faccio nomi e cognomi, a viso aperto", ha aggiunto il leader di Italia Viva. Che ha rimarcato come la magistratura venga delegittimata "quando i magistrati che sbagliano non pagano mai". Da qui la stoccata finale all'Associazione nazionale magistrati: "Se cercate chi delegittima la magistratura guardate in casa vostra. E magari per una volta evitate di attaccarmi. Perché, come forse si è vagamente intuìto, non mi fate paura.

Medico, cura te stesso".

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