Botta e risposta a distanza tra l'Associazione nazionale magistrati e Matteo Renzi. Le anticipazioni degli aggiornamenti del libro Il Mostro hanno fatto subito discutere sul piano della giustizia, con una serie di rivelazioni al veleno e accuse durissime anche nell'ambito del caso Open. Ma l'Anm non ci sta e ha messo nel mirino le dichiarazioni rilasciate dall'ex presidente del Consiglio, che a sua volta ha rivendicato la propria posizione e ha rincarato la dose contro la magistratura.
L'attacco dell'Anm
Questa mattina la Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale magistrati ha denunciato che, approssimandosi l'udienza del processo Open, il leader di Italia Viva è tornato a esprimersi sui pubblici ministeri fiorentini e ha utilizzato parole "che si traducono in attacchi diretti alla persona dei singoli magistrati requirenti, ingiustamente additati come autori di condotte 'eversive' e 'scandalose' nonchè di tesi accusatorie 'farneticanti' e 'strampalate"".
Nella nota viene palesata la forte preoccupazione poiché le recenti uscite pubbliche dell'ex sindaco di Firenze, a giudizio della Giunta esecutiva dell'Anm, potrebbero portare "ad una pericolosa delegittimazione dell'operato della magistratura agli occhi dell'opinione pubblica". Dall'Associazione nazionale magistrati tengono a sottolineare che il diritto di critica sugli atti e sui provvedimenti della magistratura "non dovrebbe mai travalicare in offesa alla stessa funzione giudiziaria".
La sferzata di Renzi
È indubbiamente fondamentale preservare l'immagine di imparzialità e terzietà. Ma nella realtà dei fatti chi la mette veramente in discussione? Infatti la replica di Matteo Renzi è partita proprio da questo appunto, facendo nomi e cognomi per additare coloro che invece - a suo giudizio - avrebbero minato la legittimità della magistratura: in tal senso ha citato il pm Turco per non aver "rispettato le sentenze della Corte di Cassazione", il pm Nastasi per aver fatto "le indagini male a Siena sulla vicenda David Rossi" e il procuratore Creazzo per aver "molestato sessualmente una collega".
Oggi vengo attaccato dall’ANM: “Renzi delegittima la magistratura”. No. Delegittima la magistratura chi non rispetta le sentenze della Cassazione,chi molesta la collega,chi fa male le indagini su MPS. Non chi denuncia le ingiustizie. Medico, cura te stessohttps://t.co/7kdMPRxc0m
— Matteo Renzi (@matteorenzi) November 22, 2022
"Io non sparo nel mucchio, io faccio nomi e cognomi, a viso aperto", ha aggiunto il leader di Italia Viva. Che ha rimarcato come la magistratura venga delegittimata "quando i magistrati che sbagliano non pagano mai".
Da qui la stoccata finale all'Associazione nazionale magistrati: "Se cercate chi delegittima la magistratura guardate in casa vostra. E magari per una volta evitate di attaccarmi. Perché, come forse si è vagamente intuìto, non mi fate paura. Medico, cura te stesso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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