Dibattito rovente ad Atreju. Il confronto sull’autonomia differenziata ha animato uno dei panel della manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia. Sul palco presenti rappresentanti della maggioranza di governo — il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, la titolare delle Riforme istituzionali Maria Elisabetta Casellati e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli — insieme al leader di Italia Viva Matteo Renzi, invitato in qualità di esponente dell’opposizione.
A introdurre il tema in modo critico è stato il senatore di Rignano, che ha richiamato le posizioni assunte nel tempo da Fratelli d’Italia: "Sull'autonomia quello contro è Rampelli. Ai giovani di Atreju dico, sull'autonomia quelli contro erano quelli di An. Quando noi abbiamo proposto la riforma del Titolo V, Meloni diceva di voler abolire le regioni. Se avete cambiato idea sull'autonomia aspettiamo che veniate a dircelo in Parlamento". Immediata la replica di Rampelli, che ha rivolto una battuta all’ex premier: "Ringrazio Renzi per sentirsi come ci sentiamo noi quando siamo ospiti nei talk di La7". Entrando poi nel merito del tema, il vicepresidente della Camera ha sostenuto che "la riforma dell’autonomia è bilanciata dal premierato. La sinistra in passato ha fatto danni su questo tema, ora il bilanciamento c’è anche grazie ai Lep".
Renzi ha quindi ribadito la propria posizione, tornando a sottolineare un presunto cambio di linea da parte di FdI: "Noi entro stasera pubblicheremo il video in cui Giorgia Meloni dice di voler abolire le regioni, cambiare idea è un segno di intelligenza". A questa affermazione Rampelli ha replicato con una breve chiosa: "Allora tu sei un fenomeno". "Sulla Nato, sull'euro e sulle trivelle non abbiamo mai cambiato idea, parliamo di futuro che è meglio" ha rincarato la dose il leader di Italia Viva.
Nel corso del dibattito è intervenuto anche il ministro Calderoli, che ha osservato: "Matteo, ma lo fai tu il moderatore o lo fa Vespa?". Dopo aver lanciato una provocazione delle sue – “Ragazzi, relax. Se volete che dica che va tutto bene è inutile che chiamate gli altri. Vengo ad Atreju e mi fate fare la parte di Bocchino, vi odio” – Renzi ha risposto con una battuta critica sul percorso dell’autonomia: "Al momento l’Autonomia è nel libro dei sogni. Poi se riuscite a farla, spero sia un po’ meno porcata delle altre cose che hai fatto". Rispondendo poco dopo a una domanda sul premierato, Renzi ha dichiarato: "Come ho votato sul premierato? Per ora ha votato la Camera, al Senato la stiamo ancora aspettando". La ministra Casellati è intervenuta per correggerlo: "Si vede che al Senato non ci sei mai…".
Nella parte conclusiva dell’incontro, Renzi ha contestato alla ministra Casellati la bocciatura di un emendamento di Italia Viva sulle riforme istituzionali: "Le riforme costituzionali si fanno insieme e abbiamo sempre detto che siamo disposti a farlo. Io combatto per le mie idee e per me è un vanto essere fischiato". A quel punto Calderoli ha preso la parola dicendo: "Matteo, hai finito il comizio", ricevendo come replica: "Robertino, stai sereno".
Anche durante le fasi finali del panel, mentre i partecipanti si preparavano per le foto di rito, il clima è rimasto informale. Il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha ringraziato Renzi precisando: "Qui non ti ha fischiato nessuno". Poco dopo è salito sul palco anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che in modo scherzoso ha sollevato Renzi come per accompagnarlo fuori scena.
In precedenza, Renzi si era soffermato anche sul clima all’interno del centrosinistra, con una riflessione sull’assenza della leader dem Elly Schlein: "È una questione che riguarda Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Giorgia Meloni ha detto che era pronta a sfidare Elly Schlein. Schlein ha dato la disponibilità, poi però questo non è accaduto: sto parlando di ciò che è avvenuto nel 2024.
Meloni ha ribadito questo invito all'inizio della conferenza stampa di inizio anno. Dopodiché la cosa è molto semplice. Ognuno ha un suo stile. Quando ero presidente del Consiglio ho dialogato con Giorgia Meloni che aveva allora il 3%, ero un po’ il mondo alla rovescia".