Elezioni Regionali 2023

A Conte e Schlein resta solo il caffè: ecco l'incontro di Campobasso

I leader di 5 Stelle e Partito Democratico evitano comizi in comune, in vista delle Regionali di domenica, ma colgono l'occasione per un breve faccia a faccia nel capoluogo molisano

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Se una volta andava di voga la foto di Vasto, ora c'è il caffè di Campobasso. Passano gli anni, cambiano i protagonisti, ma la sinistra vuole restare il più possibile ancorata al Centro Italia (possibilmente più verso Est) per fingersi viva. Era capitata già con Bersani, Di Pietro e Vendola nel 2011 - e tutti ricordano come sia andata a finire quella brevissima esperienza di alleanza - ora ricapita con Giuseppe Conte ed Elly Schlein, forzatamente uniti ma sostanzialmente divisi nella corsa alle Regionali di domenica e lunedì. Senza dimenticare il tragico incontro di Narni nell'ottobre 2019 tra Di Maio, Zingaretti e Vincenzo Bianconi, in corsa per la poltrona di presidente dell’Umbria e poi nettamente sconfitto dalla candidata di Salvini.

L'imbarazzo per Conte e Schlein

Organizzare un'iniziativa comune nell'ente territoriale che dalla prossima settimana sarà governato o da Francesco Roberti (candidato governatore per il centrodestra) o da Roberto Gravina (del campo giallorosso) è praticamente diventata una missione impossibile. Palco sì o palco no? Vicini o un po' più distanti? Conte e Schlein, reduci dall'incontro fortemente caratterizzato da polemiche di sabato 17 alla manifestazione organizzata dai Cinque Stelle, rischiavano di fare la stessa figura di qualche settimana fa in Campania, quando andarono a sostenere gli stessi candidati sindaci lo stesso giorno senza mai sfiorarsi. Nemmeno in un ipotetico incontro tra Joe Biden e Vladimir Putin le diplomazie avrebbero dovuto sudare così tanto per mettere in piedi un faccia a faccia. Alla fine si è optato per un "banalissimo" caffè - preso nel dehor di un bar di piazzetta Palumbo insieme anche a Gravina e a Nicola Fratoianni - che dem e grillini sperano fortemente non sia amaro.

In arrivo un'altra disfatta per la sinistra?

Fonti accreditate assicurano che il più recalcitrante sia stato Conte e che il "merito" dell'incontro sia da attribuire ai dirigenti locali di Partito Democratico e Movimento pentastellato: Giuseppi ed Elly non si sarebbero nemmeno sentiti prima. Nel frattempo i pronostici indicano nel centrodestra (strano, vero?) il favorito della competizione amministrativa. Insomma, l'ammucchiata rossa rischia seriamente un'altra debacle: come in Lombardia, Lazio e Friuli Venezia Giulia. Ma così come anche ad Ancona, Pisa, Massa, Siena, Imperia, Treviso, Sondrio, Latina, Brindisi e Catania. Là non ci fu neppure un caffè del Peppino. Improbabile che la scena con la medesima bevanda eccitante possa ripetersi poi sabato, in occasione della manifestazione della Cgil in difesa del sistema sanitario nazionale. Perché se Schlein (forse) ci sarà, Conte viene dato per sicuro assente. In una nota congiunta, senatori e deputati del M5s in commissione Affari sociali dichiarano che "il vero pericolo è di non riuscire più a garantire il diritto alla salute dei cittadini".

Anche perché quella (politica) dei giallorossi è già stata ampiamente compromessa dopo tutte le ultime elezioni che hanno perso.

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