Interni

De Luca non molla e rincara la dose: "Il vero insulto è quello del governo al Sud"

Il governatore della Campania non indietreggia e alza ancora i toni: "Non mi faccio impressionare". Poi fa la vittima: "Hanno mandato in giro un fuori onda, era una cosa a mezza voce"

De Luca non molla e rincara la dose: "L'insulto è quello del governo al Sud"

Ascolta ora: "De Luca non demorde e rincara: "Il vero insulto è quello del governo al Sud""

De Luca non demorde e rincara: "Il vero insulto è quello del governo al Sud"

00:00 / 00:00
100 %

Non sono bastati gli appelli a rispettare il codice istituzionale, le polemiche sollevate e il silenzio assordante del Partito democratico che denota un forte imbarazzo: Vincenzo De Luca tira dritto e continua ad alzare i toni mettendo nel mirino il governo di centrodestra. Dopo l'insulto al suono di "stronza" nei confronti di Giorgia Meloni ecco che il governatore della Regione Campania ha deciso di proseguire la marcia verso lo scontro con l'esecutivo, rilanciando parole al veleno senza fare alcun indietreggiamento.

De Luca va ancora all'attacco

De Luca - intervenendo dal palco del teatro Sannazaro in occasione dell'incontro con gli operatori culturali della Regione - ha espresso forti lamentele sui giornali che hanno osato titolare gli articoli sul suo insulto al presidente del Consiglio, che dal suo canto aveva invitato a concentrarsi sul lavoro piuttosto che organizzare proteste in piazza. "Siamo alla follia. Hanno mandato in giro un fuori onda mentre ero a Montecitorio a bere un po' d'acqua. Era una cosa a mezza voce", ha affermato il governatore della Campania. E se l'è presa con quello che ha definito essere un Paese "malato di conformismo e opportunismo" e in cui l'opinione pubblica "sembra aver perduto la ragione critica". "Si è ridotto a un titolo, a una battuta...", ha commentato amareggiato.

In tutto ciò De Luca non solo non ha ritenuto opportuno rivedere la sua posizione ma addirittura ha puntato il dito contro alcuni quotidiani. I titoli di diversi giornali sono stati riservati all'insulto contro Meloni? "L'unico insulto l'ha rivolto la Meloni a quelli che erano andati a manifestare. È stato un insulto trovare le porte sbarrate del governo. L'insulto lo ha fatto questo governo da un anno e mezzo a tutto il Sud", è la linea esplicitata dal governatore della Campania.

De Luca ne ha ancora per tutti: lo ha etichettato come il "governo Meloni-Badoglio" accusando tutti di essere scappati. Poi, come se non bastasse, si è scagliato pure contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a cui ha imputato la colpa di essere stato "latitante per tutta la giornata". "Capiamoci bene: non è che mi faccio impressionare", ha dichiarato come una sorta di avvertimento.

Le reazioni del centrodestra

Alla luce delle esternazioni di De Luca il centrodestra non è rimasto a guardare, condannando subito quanto accaduto e invitando la sinistra a prendere le distanze dai toni e dalle parole a cui il governatore della Campania ha fatto ricorso. Antonio Iannone, senatore di Fratelli d'Italia, ha annunciato che presenterà un'interrogazione al ministro Piantedosi per verificare se è stato rispettato il Testo unico di pubblica sicurezza: "Il comportamento irresponsabile di De Luca con insulti al presidente del Consiglio, al ministro Fitto e alle Forze dell'ordine, costituisce un grave fatto". Iannone chiederà inoltre al titolare del Viminale di verificare se tra i manifestanti ci fossero infiltrate persone con precedenti penali.

Durissima anche la presa di posizione di Maurizio Gasparri. Il presidente dei senatori di Forza Italia, intervenuto ai microfoni del Tg2, non ha usato mezzi termini e ha rilanciato il progetto dell'Autonomia differenziata: "De Luca va estromesso dalla Conferenza delle Regioni. L'Autonomia si farà e garantirà, grazie a Forza Italia, la coesione di tutta la Penisola".

Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, ha invitato a fare chiarezza in merito alle spese sostenute per la manifestazione organizzata venerdì a Roma: "Con quali soldi sono stati pagati il palco, l'impianto audio, la comunicazione dell'evento, i tabelloni su cui campeggiava - per giunta, in maniera del tutto impropria - il logo della Campania? Con quale denaro sono stati fittati i bus utilizzati per la trasferta romana, si sono acquistati i biglietti dei treni verso e dalla Capitale?".

Commenti