Dolci (Dda): "Milano non ha anticorpi contro la mafia"

Secondo la coordinatrice della Dda milanese, insomma, quel che si è riuscito a fare non è sufficiente

Dolci (Dda): "Milano non ha anticorpi contro la mafia"
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«Nel 1994 si era detto che Milano avrebbe avuto gli anticorpi contro i gruppi mafiosi, ma in trent'anni questi anticorpi non hanno funzionato. Dobbiamo riflettere su come creare questi anticorpi che non c'erano nel 1994 e neanche ora». Lo ha detto la coordinatrice della Dda di Milano Alessandra Dolci a margine dell'incontro d'avvio del dodicesimo Festival beni confiscati che si è tenuto al Teatro Franco Parenti. Sul territorio lombardo, ha proseguito Dolci, le mafie «hanno una dimensione imprenditoriale e sono più insidiose perché è più facile per loro mimetizzarsi e avere anche una forma significativa di accettazione sociale. Finché sparano, uccidono e spacciano droga sono visti come un corpo estraneo alla società, se fanno fatture fittizie e agevolano l'evasione fiscale vi è una maggiore accettazione».

Secondo la coordinatrice della Dda milanese, insomma, quel che si è riuscito a fare non è sufficiente. Al Festival, inaugurato al Parenti, sono state sottolineate anche realtà positive, come il fatto che sono 267 le unità immobiliari confiscate alla criminalità organizzata e assegnate al Comune di Milano, per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro.

Si tratta perlopiù di appartamenti (140 unità), box (41 unità), locali commerciali (31 unità), magazzini (13 unità) e terreni (9). Il numero - evidenzia Palazzo Marino - è in continua crescita negli ultimi anni e il trend si conferma anche nel 2025.

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