
Ultimissime ore di campagna elettorale per i referendum di domenica e lunedì su lavoro e cittadinanza e ultimissimi appelli al voto per cercare di superare la difficilissima soglia del quorum (50% +1 degli aventi diritto di voto). Soltanto che la figuraccia potrebbe essere sempre dietro l'angolo, soprattutto quando si tratta di fare i propri endorsment a favore dei Sì sui social network: ed è proprio quello che è recentemente successo a Michele Santoro, autore di un colossale abbaglio in occasione di una pubblicazione di un tale contenuto sui propri canali ufficiali sul web. Ma andiamo con ordine.
Nella serata di giovedì 5 giugno, sulla bacheca delle pagine ufficiali di Facebook, X (ex Twitter) e Instagram a nome "Michele Santoro" (detta anche "Michele Santoro presenta"), compare un post dal titolo "Per chi voto?", corredato dagli hashtag #referendum e - per l'appunto - "PerChiVoto". Subito in basso si può guardare un teaser di un suo videomessaggio registrato, della durata di 43 secondi, in cui l'ormai ex teletribuno propone un breve "assaggio" del suo editoriale online sottolineato dove afferma espressamente: "Non andrò a votare al referendum perché sono contro o a favore della Meloni, della Schlein, di Conte o di chiunque altro. Voglio andare a votare per votare per me stesso: per difendere il referendum, che è l'unica scelta che ci resta come cittadini che sia sottratta al controllo dei partiti".
Per tutti i suoi follower e, in generale, per tutti coloro che ne vorrebbero sapere di più, nel medesimo post appare anche un link che dovrebbe rimandare al video integrale pubblicato su YouTube (lungo 8 minuti e 40 secondi) sul canale ufficiale "Michele Santoro presenta" con il titolo "Per chi voto? L'editoriale di Michele Santoro". Ma è proprio in questo contesto che sorge un "piccolissimo" problema: invece che aprire la scheda relativa allo stesso filmato in cui l'ex conduttore televisivo esprime la propria opinione sul significato politico dei cinque quesiti referendari sottoposti alla votazione, spunta tuttavia un curioso video di YouTube che non c'entra assolutamente niente né con Santoro né tantomeno con i referendum.
Il titolo è: "Tutti parlano di AI ma pochi imprenditori sanno usarla davvero". Non si tratta di un classico spot nel quale noi potremmo imbatterci poco prima di potere assistere a un contenuto che abbiamo deciso di visualizzare, ma è la stringa apparsa sul post social di Santoro che è proprio stata messa sbagliata. Là, infatti, non c'è l'invito a recarsi alle urne per esprimersi sul Jobs Act o sulla cittadinanza agli immigrati, bensì c'è un breve discorso di un tale "mentor per imprenditori che vogliono unire la spiritualità alla materia" che invita (più che legittimamente) i propri seguaci a iscriversi a un corso webinar di un'azienda di formazione su "come automatizzare marketing, vendite e generazione contatti di clienti in target con sistemi di automazione e intalligenza artificiale".
La clamorosa topica commessa dai social media manager è evidente e probabilmente è stata dettata dal fatto di avere sbagliato a copiare e incollare un'altra stringa. A più di quindici ore di distanza la correzione non è ancora avvenuta, nonostante le segnalazioni nei commenti. Tuttavia ironia vuole che, tra tutti i contenuti video che potevano venire pescati per errore, sia stato preso quello riguardane un imprenditore che pubblicizza la propria attività di marketing e insegna agli altri manager come potere ampliare il loro successo economico.
Un incredibile "contrappasso" dantesco che ha investito lo storico percorso ideologico di Santoro che, tra insuccessi delle sue ospitate televisive e flop elettorali, è ormai da dieci anni che non ne sta azzeccando più una. Nemmeno per sbaglio.