Politica

Falcone, venti anni fa la strage di Capaci

Il 23 maggio 1992 la mafia uccideva Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta. VIDEO: Il Tg1 del 1992 FOTO: Falcone - Commemorazione

Falcone, venti anni fa  la strage di Capaci

A venti anni dalla strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), l'Italia si unisce nel ricordo. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha raggiunto il giardino della memoria di Ciaculli, a Palermo, per rendere omaggio a tutte le vittime della mafia. Con lui il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri e il capo della polizia Antonio Manganelli. E' un giorno pieno di tristezza, ma anche di speranza. E di gesti simbolici. Al porto di Palermo sono arrivate le due "navi della legalità" salpate da Civitavecchia e da Napoli con a bordo 2.600 di 160 scuole di tutta Italia. Con i loro sogni e le loro speranze i ragazzi ricordano il sacrificio di Falcone e Borsellino.

Anche l’Fbi rende omaggio a Falcone. "Ben prima che la parola globalizzazione entrasse nel nostro vocabolario, il giudice Falcone capì che nessun paese poteva combattere il crimine da solo", ha detto il direttore del Federal Bureau of investigation Robert Mueller, sottolineando gli stretti rapporti di lavoro e amicizia che Falcone costruì negli Stati Uniti e nel resto del mondo. L’omaggio a Falcone compare sul sito della polizia federale americana, dove viene ricordata l’inchiesta "pizza Connection" che segnò l’inizio della collaborazione fra il giudice palermitano e l’Fbi.

Monti: mai stancarsi di cercare la verità

"Non bisogna mai stancarsi di cercare la verità sulle morti di Falcone e Borsellino - ha detto il presidente del Consiglio  inaugurando, a Palermo, un monumento ai caduti nella lotta contro la mafia -. Non esistono ragioni di Stato che possano giustificare ritardi nella ricerca della verità". Monti ha poi aggiunto: "Da Falcone, sua moglie e la scorta, dal loro sacrificio, da quegli uomini dobbiamo ripartire ogni giorno nella lotta senza quartiere a tutte le mafie. Ognuno di noi è chiamato a questo impegno, a non dobbiamo pensare mai che le mafie siano imbattibili e a non anteporre mai interessi personali a quello della collettività".

Napolitano: non escluso il ritorno allo stragismo

Il Capo dello Stato ha reso un "commosso omaggio alle tante vittime "mietute in decenni" dalla mafia. La mafia e le altre espressioni della criminalità organizzata "rimangono ancora un problema grave per la democrazia da perseguire con la più grande determinazione e tenacia sulla strada dell’esempio di Falcone e Borsellino". Napolitano ha poi aggiunto che "non possiamo escludere" un ritorno alla violenza di stampo stragista.

La sorella di Falcone al sindaco Orlando: chieda scusa

C'è spazio anche per le polemiche nel giorno del ricordo. Accende la miccia è Maria Falcone, sorella del giudice: "Ad Orlando che oggi è sindaco chiedo solo di dire 4 parole: con Falcone ho sbagliato". Fa riferimento alla vecchia polemica con cui Orlando aveva accusato il magistrato di nascondere le prove della commistione tra mafia e politica.

Ayala e le inchieste ancora in corso

"I colleghi di Caltanissetta hanno accertato che la verità processuale che era stata costuita intorno alla strage di via D’Amelio è falsa. Questo sgombra il campo e crea terreno favorevole per trovare la verità".

Lo ha detto il magistrato Giuseppe Ayala, ex componente del pool antimafia di Falcone e Borsellino, parlando al porto di Palermo all’avvio delle manifestazioni per il ventennale delle stragi di mafia.

 

Commenti