Fondi al film fantasma di Kaufmann, si dimette il direttore generale del Mic Borrelli

Il passo indietro dopo le polemiche per gli oltre 800 mila euro erogati per "Stelle della notte" del presunto killer di Villa Pamphili

La Fontana di Trevi nella locandina del film mai realizzato da Kauffman
La Fontana di Trevi nella locandina del film mai realizzato da Kauffman
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Il ministro Alessandro Giuli ha preso atto delle dimissioni dall’incarico comunicate dal direttore generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura Nicola Borrelli. Il titolare del Mic “lo ringrazia e gli conferma la propria stima per il lavoro svolto fin qui”. Un passo indietro che arriva nel pieno delle polemiche per il caso Kaufmann, il presunto killer di Villa Pamphili a Roma: il riferimento è al tax credit di oltre 800 mila euro ottenuto dalla società Coevolutions Srl di Marco Perotti – socio dell’americano – per il film fantasma “Stelle della notte”.

La Procura di Roma ha acquisito dal ministero della Cultura i documenti relativi ai fondi pari a 863 mila euro in forma di tax credit per la realizzazione della pellicola mai distribuita. Gli accertamenti sono rivolti a capire se il denaro sia stato solo deliberato o anche elargito. Negli ultimi giorni si è parlato della possibile apertura di un nuovo fascicolo, con Kaufmann che potrebbe anche comparire come parte lesa di una truffa o tentata truffa ai danni dello Stato.

Molto stimato nel mondo della settima arte italiana, Borrelli si era soffermato così sull’inchiesta della Procura capitolina: "Abbiamo consegnato e rivisto tutte le carte e confermiamo che rispetto ai decreti attuativi vigenti c'erano per quest'opera in particolare tutte le carte in regola – le sue parole risalenti a lunedì – Abbiamo chiesto un'integrazione, aspettiamo ulteriori documenti per fare altre valutazioni". L’ormai ex dg Cinema e Audiovisivo del Mic aveva aggiunto: “Per molti il Vaso di Pandora è stato aperto ora ma per noi del ministero è aperto da tre anni, abbiamo svolto tantissime indagini e ulteriori ispezioni rispetto a quelle previste dai decreti e fatto tantissime segnalazioni alla Guardia di finanza. Mi sembra strano questo clamore per un film come questo. Quando il Mic ha provato a correggere il sistema non mi pare che l'opinione pubblica abbia dato grande sostegno, anzi ha 'insultato’, - fra virgolette - il ministero di turno. Per noi non è una novità che ci sia qualcosa di importante da correggere".

Nella giornata di ieri, durante il Question time alla Camera dei deputati, Giuli ha annunciato regole più stringenti per la concessione del tax credit: “I correttivi adottati da questo Governo vanno nella direzione di una sempre maggiore efficacia nei controlli, e i primi risultati si stanno vedendo: attualmente le richieste di accesso all'incentivo avvengono da parte di imprese cinematografiche

di altissimo livello. Se prima ad accedere al tax credit poteva figurare Charles Kaufmann alias Rexal Ford grazie a un presunto prestanome italiano, oggi c'è Mel Gibson, assieme ad altri artisti di caratura stellare”.

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