
Nuovi aggiornamenti sul caso del film fantasma di Francis Kaufmann. Come ormai noto, il killer di Villa Pamphili aveva presentato domanda e ottenuto 1 milione di euro di tax credit per il film – mai realizzato – “Stelle della notte”. Nel corso del Question time alla Camera, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha tenuto a fare chiarezza su un aspetto: “Non mi risulta che alcun rapporto diretto con il presunto regista Francis Kaufmann sia stato intrattenuto dalla Direzione generale competente".
Nel suo intervento a Palazzo Montecitorio, Giuli ha precisato che già nel 2024 sono stati introdotti nuovi criteri per il credito di imposta e che la settimana scorsa alcune iniziative sono entrate in vigore. Riflettori accesi sui maggiori obblighi di rendicontazione, pene più severe per le dichiarazioni mendaci e certificatori dei conti compresi. Soffermandosi sul caso Kaufmann, il titolare della Cultura ha spiegato che “il finanziamento era previsto nell’ambito del piano di attrazione degli investimenti stranieri in Italia”. Ma, come evidenziato in precedenza, non risultano contatti tra la Direzione Cinema e Kaufmann, ma solo con il produttore Coevolutions Srl “sul quale sono in corso ulteriori approfondimenti”.
"Sulla specifica vicenda ci sono indagini in corso da parte della Magistratura, sia contabile che penale, alla quale stiamo fornendo la massima collaborazione, come dimostra il fatto che ho personalmente accompagnato il personale della Polizia Giudiziaria nella sede della Direzione generale cinema accertandomi della trasmissione dei documenti richiesti” ha aggiunto Giuli. Ricordiamo che sul caso i pm della Procura di Roma hanno avviato un'indagine per truffa ai danni dello Stato.
Giulia ha evidenziato che l’obiettivo del governo è quello di “rendere il tax credit un incentivo a prova di truffa”.
“I correttivi adottati da questo Governo vanno nella direzione di una sempre maggiore efficacia nei controlli, e i primi risultati si stanno vedendo: attualmente le richieste di accesso all'incentivo avvengono da parte di imprese cinematografiche di altissimo livello” ha proseguito il ministro: “Se prima ad accedere al tax credit poteva figurare Charles Kaufmann alias Rexal Ford grazie a un presunto prestanome italiano, oggi c'è Mel Gibson, assieme ad altri artisti di caratura stellare”.