La lunga corsa al voto per approvare la riforma della giustizia parte anche a Milano, dove ieri è salpato il «Comitato lombardo per il Sì al Referendum costituzionale». L'intitolazione a «Enzo Tortora» che della giustizia è stato martire e della necessità di una sua riforma alfiere.
Un comitato, spiegano gli organizzatori (informazioni e adesioni: lombardiperilsi@gmail.com) che «nasce come realtà di ispirazione liberale e non è un caso che abbiamo scelto di intitolarlo a Enzo Tortora. Sarà composto da numerose personalità dell'area liberale, radicale e riformista, unite dall'obiettivo di promuovere una campagna referendaria sui contenuti e sul merito della riforma della giustizia e dell'ordinamento giudiziario, nonché sui principi dello Stato di diritto e capace di parlare a tutta la società civile». A presiederlo il consigliere regionale di Forza Italia, l'avvocato Giulio Gallera e soci fondatori l'avvocato Raffaele Della Valle, già legale di Enzo Tortora, Tiziana Maiolo, giornalista e già presidente della commissione Giustizia della Camera, Lorenzo Maggi, presidente di Lodi Liberale, Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione a Milano, Federica Valcauda, tesoriera di Europa Radicale, Giancarlo Morandi esponente storico del Pli e presidente emerito del Consiglio regionale lombardo, le avvocatesse Antonella Borromeo e Cinzia Calabrese, Vera Cocucci capogruppo di Fi nella Città Metropolitana, Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Fi, Paolo Favini, manager sanitario già segretario regionale del Pli.
«Nel Comitato - spiega Gallera - convivono figure con radici e storie diverse, ma unite dalla convinzione che come una democrazia liberale debba avere alla base l'equilibrio dei poteri giudiziario, legislativo ed esecutivo, allo stesso modo una giustizia giusta debba avere alla base la separazione tra pubblico ministero e giudice per arrivare davvero nel processo a una parità tra accusa e difesa, tutelando così concretamente la libertà e la dignità di ogni cittadino». L'impegno è a organizzare eventi e momenti di approfondimento per spiegare i contenuti della riforma, collaborando anche con altri comitati a partire da «Cittadini per il Sì» presieduto da Francesca Scopelliti e da «Sì Separa», promosso dalla Fondazione Luigi Einaudi.
«Il Comitato conclude Gallera ha un valore trasversale proprio perché vogliamo che la campagna referendaria non si trasformi in un voto pro o contro il governo, ma rimanga ancorata al merito di una riforma epocale per la giustizia italiana e per l'affermazione dei valori dello Stato di diritto».