I dossier e il vertice del 30 agosto con Tajani: come è andato l'incontro Meloni-Salvini

La premier incontra il leader della Lega nella masseria pugliese in cui sta trascorrendo le vacanze: telefonata con il leader di Forza Italia e appuntamento a fine mese per un vertice di maggioranza

I dossier e il vertice del 30 agosto con Tajani: come è andato l'incontro Meloni-Salvini
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Domenica agostana di lavoro per la presidente del Consiglio e i due vicepremier. Durante questi ultimi loro giorni di vacanze estive questo pomeriggio si è tenuto un vertice politico di governo, con Matteo Salvini che ha raggiunto Giorgia Meloni nella masseria Beneficio, nelle campagne arse di di Ceglie Messapica, in Puglia, dove la premier è ospite per trascorrere le proprie ferie. Durante la conversazione i due hanno anche telefonato al ministro degli Esteri, Antonio Tajani. I tre leader dei partiti principali di centrodestra hanno fatto il punto della situazione sui principali temi di attualità politica, in vista della ripresa dei lavori, stando a quello che si apprende in ambienti ministeriali. Tuttavia le decisioni importanti sui dossier più urgenti verranno assunte il prossimo 30 agosto quando – ha reso noto la stessa Meloni contattata telefonicamente dall'agenzia Ansa – "faremo un vertice con Salvini e Tajani".

Il capo del governo nazionale ha parlato di una "giornata conviviale" passata in masseria nel Brindisino in compagnia del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti con la fidanzata Francesca Verdini insieme, tra gli altri, al presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, insieme alla sua famiglia. Nel resort dove da una settimana soggiorna la Meloni è presente poi anche il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Sul tavolo del futuro colloquio di persona tra i massimi responsabili di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia resteranno in ballo ancora non pochi nodi molto spinosi da dovere ancora sciogliere: a partire dalle nomine Rai fino ad arrivare al nome del commissario europeo da proporre alla presidente rieletta Ursula von der Leyen.

Quest'ultimo è sicuramente un punto di fondamentale importanza: verso la metà del prossimo autunno si insedierà il nuovo governo dell'Ue e il governo italiano sarà chiamato - come tutti gli altri ventisei Paesi dell'Unione - a comunicare il proprio rappresentate italiano nella Commissione.

Il profilo del ministro Raffaele Fitto sembrerebbe essere ancora quello più quotato: tale decisione, tuttavia, comporterebbe la scelta di un ulteriore nome per sostituire l'ex presidente regionale pugliese al ministero per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr nel pieno della realizzazione degli obietti e del traguardo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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