"Il governo convochi Tavares e Elkann". L'appello di Calenda

La richiesta del leader di Azione nel giorno in cui i metalmeccanici scioperano in piazza. Dopo anni al governo, la sinistra scopre l'urgenza di intervenire sul settore

"Il governo convochi Tavares e Elkann". L'appello di Calenda
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"Convocare subito Carlos Tavares e John Elkann a Palazzo Chigi". Aumenta il pressing della politica sui vertici di Stellantis e tornano a infiammarsi le tensioni sul futuro della multinazionale in Italia. Entrando a gamba tesa sull'argomento, che da settimane agita il Parlamento, è stato il leader di Azione, Carlo Calenda, nel corso della manifestazione dei metalmeccanici in Piazza del Popolo. "Serve mettere un pacchetto non solo per Stellantis, ma per tutte le imprese dell'indotto, che valgono 220mila posti di lavoro, 2.200 aziende, e convocare - perché è assurdo che non sia successo e che sia successo solo in Parlamento - Tavares ed Elkann a Palazzo Chigi", ha affermato l'ex ministro dello sviluppo economico.

"Occorre farlo subito, perchè il prossimo anno noi avremo un disastro industriale annunciato", ha incalzato Calenda, che già nelle ultime settimane aveva fortemente criticato le strategie aziendali di Stellantis. Poi il cortocircuito a sinistra, con lo stesso segretario di Azione che ha replicato a Maurizio Landini, secondo il quale i problemi si accumulano già dal 2010. "Non vorrei citare sempre i numeri perché poi pare stucchevole, ma nel 2017 producevamo un milione di veicoli. Oggi siamo a 400mila. Il problema è un pò diverso. Ma non credo che sia tutto un magna magna, credo anzi che l'automotive ha avuto un periodo con Marchionne in cui ci sono tornati gli investimenti, lo dicono i numeri non io", ha affermato l'ex ministro.

"Quello che è successo è che poi è stata data una garanzia sbagliata, perchè non condizionata a sufficienza, a John Elkann per pagarsi un dividendo e vendere l'azienda senza garanzie. Noi è da allora che lo diciamo, più precisamente dalla vendita di Magneti Marelli, oggi è molto importante che lo facciano tutte le opposizioni insieme e tutti i sindacati insieme", ha proseguito il leader di Azione. Le dichiarazioni di Calenda arrivano nelle ore in cui i metalmeccanici sono tornati in piazza. La sinistra, che fino all'altro ieri stava al governo e aveva dunque margini per gestire le annose problematiche del settore, ora sembra cadere dalle nuvole e oggi propone proprie ricette all'esecutivo.

"Tutti insieme - ha concluso Calenda, riferendosi alla proposta delle opposizioni - abbiamo fatto un dettagliatissimo piano industriale per il settore

automotive, e su quello ci piacerebbe avere un'interlocuzione anche col governo, perché il governo su questo dovrebbe essere unito all'opposizione, non è una controparte, ma invece sembra non importargliene niente".

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