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Grillo abbraccia la carne sintetica: ultima follia di un leader in caduta libera

"Elevato", "Chiesa dell'Altrove", "ostie-grillo": il delirio blasfemo sta mandando in netta confusione il fondatore dei 5 Stelle. L'ultima assurda sparata riguarda la difesa della carne sintetica, ma l'elenco è lunghissimo

Grillo abbraccia la carne sintetica: ultima follia di un leader in caduta libera

La domanda è piuttosto semplice: Beppe Grillo ci è o ci fa? È quasi incredibile come – se non tutti i giorni – si presenti almeno ogni settimana qualche delirio megagalattico del fondatore del Movimento 5 Stelle sull'intero scibile umano. Se fino a qualche anno fa poteva perlomeno risultare anche (a tratti) esilarante nella sua contraddittoria follia, oramai sembra essere definitivamente scollegato dalla realtà e ha perso qualsiasi carica innovativa, nonché quella (anche) empatica.

L'ultima - in ordine di tempo - inspiegabile strambata effettuata dal comico genovese ha riguardato il tema della carne sintetica. Da uno come lui, sempre storicamente attento ai temi ambientali, ci si sarebbe aspettato un No convinto sull'immissione sul mercato di alimenti e mangimi prodotti in laboratorio. Invece la sua reazione è stata esattamente opposta: "La carne coltivata è il futuro, per la salvaguardia degli animali e del nostro pianeta". Con tanti saluti al fatto che si consumi più acqua ed energia rispetto a molti allevamenti tradizionali (alla faccia del salvataggio dell'ambiente) e che non ci sia garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare.

Ma, come detto, ormai c'è ben poco da meravigliarsi. La sua carriera comico-politica è sempre stata contornata da continui ribaltamenti di 180 gradi rispetto a tutto quello che vaticinava in precedenza. Ed è da almeno quattro anni che Grillo non ne azzecca più una nemmeno per sbaglio. Non che prima del 2019 fosse stato sempre impeccabile, anzi. Ma perlomeno - seppur nella sua scompostezza più totale - possedeva il fiuto di un segugio con il quale riusciva a intercettare le pulsioni dei cittadini. Adesso si ritrova sempre nella parte "sbagliata" della storia ed è completamente nel pallone.

L'ultima mossa politica "vincente" - dal suo punto di vista - fu quella di insistere ad agosto 2019 nello stimolare la nascita del governo Conte 2 insieme al Partito Democratico di cui aveva detto peste e corna fino al giorno precedente. Quello stesso Pd in cui provò a imbarcarsi dieci anni prima per diventarne segretario. Pochi mesi più tardi decise di scaricare Conte due volte (da presidente del Consiglio e da nuovo leader del Movimento), salvo poi doversi ricredere e ammettere di avere sbagliato ad essersi affidato a Draghi e Cingolani, nonché a Di Maio.

Ma, si diceva: l'ambiente. Beppe Grillo, dopo i successi in televisione, aveva deciso di puntare tantissimo a teatro proprio sui temi ecologici, mettendo in scena anche eclatanti momenti di spettacolo, come quando respirava il vapore che usciva da un tubo di scappamento di un'automobile a idrogeno. Oppure quando magnificava la patacca Biowashball, una pallina che prometteva lavaggi della biancheria senza l'utilizzo dei detersivi. All'ambito ambientale aveva legato quello della tecnologia: nel 2005 fondò il suo blog personale, non prima di avere spaccato un computer cinque anni prima con un martello in segno di protesta anti-informatica.

Era testimonial in uno spot di uno yogurt, ma poi passò ad attaccare i messaggi delle pubblicità. Irrideva i talk show condotti dai vari Vespa e Mentana, ma poinella primavera 2019 si era accomodato volentieri nei loro salotti tv. Le dirette streaming tanto evocate nei palazzi del potere, in segno di trasparenza, sono poi via via scomparse una volta che i 5 Stelle sono andati al governo. Come regola aurea, pose quella che il Movimento non doveva essere rappresentato politicamente da pregiudicati, senza rendersi conto che lui fosse un pluricondannato in via definitiva.

Chiunque, poi, fosse stato anche semplicemente accusato di violenza sessuale sarebbe stato mandato (metaforicamente) al patibolo, oltre affan…; invece, trattandosi "solo" di suo figlio, viene difeso a spada tratta, insultando i magistrati che lo stanno processando, nonché le presunte vittime. Il traffico di influenze illecite? Quando finiva sotto inchiesta il padre di Matteo Renzi erano "schifezze", ora che è finito direttamente lui sotto torchio si tratta di "aiutare qualcuno".

Ma, evidentemente, il fatto di pensare troppo alle "grillo-ostie", all'"Elevato" e alla "Chiesa dell'Altrove" gli ha dato totalmente alla testa.

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