"Ha lasciato macerie...". Ora la Schlein si scaglia contro Renzi

La nuova beniamina della sinistra è pronta a sfidare la Meloni e sparge un po' di fango sul governo. Poi prova a negare la realtà: "Voto online alle primarie? Non abbiamo litigato"

"Ha lasciato macerie...". Ora la Schlein si scaglia contro Renzi

La corsa alle primarie del Partito Democratico è già partita, si profila un testa a testa regionale: Stefano Bonaccini contro Elly Schlein. Quest'ultima è diventata la nuova beniamina della sinistra, profilo ideale per il mondo radical chic e arcobaleno, come testimoniato dai tanti esponenti dem saliti sul suo carro dall'oggi al domani. E come ogni vertice Pd, ha già dimostrato di avere grandi abilità nello sparare a zero contro tutti. Anche nei confronti di chi ha occupato alla poltrona che adesso lei brama: parliamo di Matteo Renzi.

Intervistata da Piazzapulita con tanto di etichetta di anti-Meloni, la Schlein ha sparato a zero contro il leader di Italia Viva:"Renzi ha fatto scelte politiche sbagliate che hanno allontanato molti di noi dal Pd e ha fatto le sue scelte e ha lasciato macerie dopo aver fatto errori su lavoro, migrazione, sblocca Italia". Stroncato senza mezzi termini, anche se il tono diventa più dolce quando si prospetta l'ipotesi di un'ammucchiata all'opposizione contro la maggioranza di centrodestra: "Quella di oggi è una fase diversa, abbiamo perso tutti le elezioni e credo che tutte le opposizioni dovrebbero cercare battaglie comuni da fare in Parlamento".

Elly Schlein punta in alto

Nel corso del dialogo con Corrado Formigli, Elly Schlein non ha nascosto le sue ambizioni ed è pronta a tutto per cogliere l'eredità di Enrico Letta. Pronta a interpretare il ruolo di candidata premier in caso di vittoria alle primarie - "finché lo Statuto resta questo sì, mi candiderei: me la sentirei" - l'ex europarlamentare non ha dubbi sul futuro roseo dei dem:"I sondaggi ci danno al ribasso? Ricresceremo, siamo qua proprio per darci una identità".

"Io vorrei portare una visione che tiene insieme il contrasto a ogni forma di discriminazione e di disuguaglianza, che colpiscono donne, comunità Lgbtqi e le persone più fragili", la sviolinata della Schlein nel commentare il suo ruolo di anti-Meloni: "Vorrei portare al centro la questione del clima e della precarietà, altra parola che la Meloni non dice mai. I miei valori sono fondati nella Costituzione antifascista ed egualitaria, ma i valori non bastano a rispondere alle famiglie che non riescono a pagare le bollette o il mutuo. Il fatto che lei sia donna, madre e cristiana come aiuta le famiglie? Come riescono a tradursi in un'azione politica?".

Nel fantastico mondo Pd sembra tutto procedere per il meglio, c'è un'aria serena e di grande collaborazione. O almeno questo è quanto affermato dalla Schlein, che ha negato qualsivoglia tensione:"Sul voto online non abbiamo litigato, abbiamo definito le regole e non abbiamo mai smesso di stare in Parlamento a fare battaglie contro le misure del governo che daneggiano le persone più fragili".

Tutto può essere, ma tre candidati su quattro erano contrari alla votazione in salsa grillina. E soprattutto ci sono volute trattative no stop, stile calciomercato, per raggiungere la quadra, con la direzione slittata di mezza giornata. Punti di vista diversi. Oppure è semplicemente negare la realtà.

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