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"Smascherato sistema pericolosissimo". "Squarciato il velo". Le reazioni del centrodestra

Mohammad Hannoun arrestato dopo che la maxi inchiesta della polizia di Stato e dalla Digos di Genova ha appurato che, tramite le sue associazioni, avrebbe finanziato Hamas

"Smascherato sistema pericolosissimo". "Squarciato il velo". Le reazioni del centrodestra
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Mohammad Hannoun è stato arrestato. Dopo mesi dalla nostra inchiesta arrivano le manette per il giordano simpatizzante di Hamas che, secondo la maxi inchiesta condotta dalla polizia di Stato e dalla Digos di Genova, avrebbe finanziato il terrorismo islamico attraverso le sue due associazioni.

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha spiegato: "È un'operazione molto importante e significativa quella portata a termine stamattina dalla polizia di Stato e dalla guardia di Finanza con l'arresto di nove persone, tra cui il più noto Mohammad Hannoun". E ha aggiunto: "Pur con la doverosa presunzione di innocenza che va sempre riconosciuta in questa fase, è stato squarciato il velo su comportamenti e attività che, dietro il paravento di iniziative a favore delle popolazioni palestinesi, celavano il sostegno e la partecipazione a organizzazioni con vere e proprie finalità terroristiche di matrice islamista. Un pericolo rispetto al quale c'è la massima attenzione da parte del nostro governo". Piantedosi ha, quindi, ringraziato le forze dell'ordine coinvolte e ha concluso: "Questo risultato ci incoraggia nell'opera di ulteriore rafforzamento delle nostre forze dell'ordine che stiamo portando avanti da tre anni e che continueremo finché ci verrà affidata la responsabilità di governo". Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha lasciato su X questo commento: "Mi sono congratulato con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per l'importante operazione antiterrorismo di Polizia di Stato e Guardia di Finanza che ha portato allo smantellamento di una organizzazione che finanziava Hamas dall'Italia. Sempre grati alle forze dell'ordine per la loro attività". Esulta anche l'altro vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che, parlando a Radio Libertà, ha detto: "Spero che vengano presi tutti. Che vengano espulsi quelli che sono in Italia illegalmente e spero che il processo di pace prosegua nonostante i Pro-Pal". E ha aggiunto: "Quindi il presidente dei giovani palestinesi, che è stato intervistato centinaia di volte e che mi dava dell'assassino del genocida, come a tutto il governo, era lui un finanziatore dei genocidi". Salvini non ha dubbi: "Se oggi a Gaza e a Tel aviv non volano missili e scorre meno sangue non è grazie alla Flottilla, all'Albanese, a Greta Thumberg, alla Schlein ma è grazie a Donald Trump e alla buona volontà dimostrata da palestinesi e israeliani nonostante i fenomeni che in Italia e in Europa hanno fatto casino dalla parte sbagliata" ha detto ancora ricordando che "L'Italia è fra i Paesi non musulmani quello che ha maggiormente aiutato la popolazione palestinese".

Il centrodestra attacca la sinistra connivente

Marco Scurria, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in Senato, attacca: "Hannoun è da anni attivo anche nella cosiddetta Flottilla per Gaza, un'operazione puramente mediatica mascherata da missione umanitaria, che aveva il solo obiettivo di sostenere Hamas e delegittimare Israele come alcune inchieste stampa avevano già evidenziato". E ricorda: "Non a caso, dietro questa operazione ci sono figure internazionali ben note all'estremismo islamista, come Zaher Birawi, e connessioni inquietanti anche con Francesca Albanese, relatrice Onu, volto e paladina della sinistra più ambigua e ideologizzata. Ciò che però indigna ancora di più è il silenzio o peggio, la complicità di una parte della sinistra italiana. Esponenti del Pd, dei 5 Stelle e di Avs hanno partecipato a incontri e convegni con Hannoun. Fratoianni, Furfaro, Boldrini, Ascari, Di Battista. Basta con la finta solidarietà, basta con la retorica pro-palestinese. È ora che la sinistra italiana dia spiegazioni chiare. Basta ambiguità. Basta cortocircuiti ideologici che legittimano l'odio e l'estremismo". E ancora: "Chi ha giustificato, sostenuto o anche solo tollerato queste realtà si prenda la responsabilità politica e morale di quanto è accaduto. L'Italia non può essere un rifugio sicuro per chi finanzia la jihad. Un grazie alle nostre Forze dell'Ordine e agli inquirenti che ancora una volta hanno agito con fermezza e coraggio. Nessuna tolleranza verso chi, dietro la maschera della solidarietà, finanzia la violenza e il terrore". Dello stesso tenore anche il commento dell'altro vicecapogruppo Raffaele Speranzon:“Mentre Pd e Cinque stelle coccolarono Hannoun invitandolo a convegni, Fratelli d'Italia denunciava i suoi legami con il terrorismo islamico. L'arresto di oggi conferma che avevamo ragione. La sinistra ora chieda scusa agli italiani”.

Anche Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamentl europeo, attacca: “L’arresto di Mohammad Hannoun, già più volte indicato come soggetto vicino all’organizzazione terroristica, dà ai leader di Pd e M5S l’ultima occasione per dissociarsi dalle assidue frequentazioni intrattenute da loro esponenti di vertice con Hannoun e i suoi sodali". E si chiede: "Riusciranno Conte e Schlein a pronunciare le fatidiche parole di condanna, a squarciare una volta per tutte quel velo di ipocrisia e di complicità che lega una parte del cosiddetto campo largo alle fazioni più oltranziste del mondo pro-Pal? Attendiamo fiduciosi, ora o mai più”. Anche per Augusta Montaruli "mentre c'è chi lavora per fermare i fiancheggiatori dei terroristi, troppi hanno intrattenuto rapporti con questo personaggio nonostante gli allarmi lanciati. Ora tutti coloro che nell'opposizione hanno collaborato con lui, lo hanno invitato, corteggiato e difeso devono scuse e spiegazioni".

Fratelli d'Italia tra i primi a lanciare l'allarme

La deputata Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione di Fratelli d'Italia, ricorda: "Noi per primi, e da subito, abbiamo presentato interrogazioni parlamentari per fare luce sulle aderenze evidenti di questo soggetto con la rete delle associazioni finanziate da Hamas e sul suo ruolo di terminale del terrorismo islamico in Italia". E poi attacca: "Le sinistre non solo ci hanno accusati di islamofobia, ma hanno intrattenuto rapporti istituzionali con questo soggetto pericolosissimo. La deputata Ascari del Movimento Cinquestelle, oltre ad averlo invitato alla Camera dei deputati per delle conferenze stampa, ha addirittura partecipato con lui a delle 'missioni estere' rendendolo di fatto un interlocutore politico". Fratelli d'Italia, invece, si è battuta "per - dice Kelany - far emergere questi legami e per neutralizzare un uomo che pensava di poter liberamente adoperarsi per far prevalere il fondamentalismo islamico". Secondo la deputata meloniana "la pericolosità sociale di Hannoun è evidente e la politica che lo ha irresponsabilmente e colpevolmente coccolato non deve soltanto scusarsi con gli italiani per aver messo in serio pericolo la collettività, sponsorizzando un calibro del genere, ma è chiaro che chi sta dalla parte di questi soggetti non può ricoprire ruoli istituzionali". Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, esprime il suo "profondo ringraziamento alle nostre forze dell'ordine e al direttore Cerno e alla giornalista Giulia Sorrentino - e ora Capezzone - che, con coraggio, sono stati i primi a fare luce sulle azioni eversive di questi individui". Secondo Mollicone, "l’arresto di Mohammad Hannoun e dei suoi sodali segna un punto di svolta fondamentale nel contrasto alle reti di finanziamento del terrorismo islamista in Italia. Questo svela anche che la mobilitazione, a cui si sono accodate le opposizioni, ha delle infiltrazioni di Hamas”. E aggiunge: "Non possiamo tollerare che dietro la facciata di attività benefiche si nascondano flussi di denaro destinati a sostenere Hamas". Questa, per il deputato melonianio, "è la conferma che il monitoraggio del Governo, con gli apparati di intelligence, sulle infiltrazioni radicali è altissimo e non concede sconti a chi minaccia la sicurezza nazionale. Il mio plauso al ministro Piantedosi". Mollicone, infine, ricorda: "Presentammo già un'interrogazione specifica chiedendo, come rilevato da un documento dell'archivio di Stato, se ci fosse un omonimo direttamente collegato ad Abu Nibal". E poi conclude:"Quest'oggi, nell'anniversario dell'attentato di Fiumicino avvenuto nel 1985 - a cui Rai ha dedicato un importante documentario - diventa anche modo di onorare le tragiche vittime dell'estremismo palestinese".

Il deputato Francesco Filini, responsabile nazionale del programma di Fratelli d’Italia, esulta:"L’arresto di Mohammad Hannoun e dei suoi stretti collaboratori è un evento di straordinaria importanza che conferma la validità dei sospetti da tempo nutriti e denunciati da Fratelli d’Italia: dietro cortei Propal e presunte organizzazioni umanitarie spesso si celano gruppi direttamente collegati con i terroristi di Hamas". Filini considera grave che "la sinistra e Landini sino ad oggi non ne abbiano voluto prendere coscienza e che, al contrario, abbiano incoraggiato e sostenuto manifestazioni di piazza, mettendo a rischio la sicurezza nazionale". Secondo il deputato di FdI, grazie allo "straordinario lavoro" delle forze dell'ordine, è stato possibile scoperchiare "il vaso di Pandora" e ora "il governo Meloni continuerà a lavorare in questa direzione, perché nel nostro Paese non può esserci spazio per chi sostiene ideologicamente e finanziariamente terroristi pronti ad uccidere bambini e persone innocenti”. Il deputato meloniano Riccardo De Corato commenta: “Se quanto contestato dovesse trovare conferme nelle successive fasi giudiziarie, ci troveremmo davanti a un quadro gravissimo: la solidarietà e le raccolte umanitarie non possono e non devono mai diventare una copertura per il finanziamento del terrorismo. Per questo è necessario alzare il livello di attenzione e garantire controlli rigorosi e tracciabilità su ogni circuito di raccolta fondi, a tutela dei cittadini che donano in buona fede e delle stesse cause umanitarie, che non vanno strumentalizzate". E ancora: "Alla luce di quanto emerso, annuncio inoltre la volontà di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno affinché verifichi con la massima priorità l’eventuale presenza di infiltrazioni terroristiche nei cortei pro-Palestina e nelle raccolte fondi per la Palestina, e affinché siano adottate tutte le iniziative necessarie per prevenire e contrastare qualunque tentativo di condizionamento da parte di Hamas o di gruppi jihadisti".
De Corato aggiunge: "I fatti odierni dimostrano anche un altro punto che da tempo segnaliamo: quando si parla di apertura di nuove moschee e luoghi di culto, serve il massimo livello di controllo e trasparenza, in stretta collaborazione con prefetture e questure, affinché nessuno spazio possa essere trasformato in centro di propaganda, radicalizzazione o reclutamento terroristico". E conclude: "Ribadisco un punto essenziale: contrastare il terrorismo significa colpire reti, finanziamenti e responsabilità individuali, nel pieno rispetto della libertà di manifestare e di culto, ma senza zone grigie e senza ambiguità. La sicurezza nazionale e la legalità vengono prima di tutto”.

I commenti della Lega, "Grati per le inchieste giornalistiche"

Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, commenta così a ilGiornale.it: "L’arresto del presidente dell’associazione dei Palestinesi rappresenta un fatto gravissimo. L'accusa pesantissima è di aver finanziato Hamas per 7 milioni di euro attraverso associazioni". E poi attacca: "Pazzesco che la sinistra abbia difeso questo personaggio per mesi, andando a braccetto con lui in diversi cortei sul territorio. Bisogna indagare a fondo sui rapporti tra Hannoun e diversi partiti di sinistra. Stiamo parlando di terrorismo, non di questioni di poco conto". Sardone, infine, si chiede: "Cosa diranno tutti coloro che avevano persino criticato il Daspo di Hannoun da Milano? È sempre più imbarazzante questa sinistra Pro-Pal che favorisce il fondamentalismo islamico di Hamas". Sul tema è intervenuta anche la collega Anna Maria Cisint, ex sindaco di Monfalcone, che ha detto: “Hannoun è accusato di essere un finanziatore del terrorismo islamico assieme ad altri otto membri vicini ad Hamas, tutti quanti arrestati grazie alle indagini della Digos. Lui e i suoi sodali, tutti amici della sinistra, in realtà hanno portato visibilità e soldi ai gruppi filoterroristici". Cisint ha poi reso merito all'attività d'inchiesta dei giornalisti: "Dalle inchieste de Il Tempo, sotto la direzione di Tommaso Cerno e di Giulia Sorrentino è emerso con chiarezza che si è davanti ad un sistema pericolosissimo e collaudato che denuncio da anni e che include anche la rete degli imam ‘radicalizzati’. È urgente smantellarlo pezzo per pezzo perché nasconde la grave e vasta rete di legami che esiste fra i fondamentalisti islamici e la sinistra ideologica che svende il nostro Paese — ma anche la libertà del popolo palestinese — pur di ottenere qualche voto in più”. Susanna Ceccardi, europarlamentare del Carroccio, parlando con ilGiornale.it non ha dubbi: "Sette milioni di euro raccolti in Italia con la copertura della beneficenza e finiti a Hamas dimostrano quanto il terrorismo islamista abbia cercato di usare il nostro Paese come retrovia finanziaria. È una minaccia reale, concreta, che per anni è stata sottovalutata in nome del politicamente corretto e dell’ideologia. Oggi, però, lo scenario è cambiato". E ancora: "Grazie al lavoro del governo e al rafforzamento dell’azione di contrasto al terrorismo, lo Stato ha rialzato la testa. Le indagini della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, l’operazione della Digos e della Guardia di Finanza dimostrano che la linea della fermezza funziona: controlli più serrati, cooperazione tra apparati di sicurezza e tolleranza zero verso chi finanzia o sostiene organizzazioni terroristiche". Per Ceccardi, "questo è il segnale che serviva". Poi precisa: "Difendere la sicurezza interna significa colpire le reti finanziarie del terrorismo, impedire che associazioni di facciata operino liberamente sul nostro territorio e chiudere ogni spazio a chi usa l’Italia come base logistica. Senza sicurezza non c’è libertà, e senza controllo non c’è prevenzione". Secondo Ceccardi, "La battaglia contro il terrorismo passa anche dalla difesa dei confini e dal ripristino dell’autorità dello Stato. È la direzione intrapresa dal governo ed è - conclude - l’unica possibile: nessuna ambiguità, nessuna indulgenza, nessun passo indietro quando in gioco c’è la sicurezza degli italiani".

Anche Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori azzurri, sentito telefonicamente da ilGiornale.it, plaude all'operazione delle forze di polizia "sulla quale - dice - non avevo alcun dubbio" e si complimenta con Piantedosi e con tutti gli investigatori. "Si tratta di un'iniziativa dovuta, che deve servire anche da monito a tutte quelle autorità che sottovalutano il pericolo del fondamentalismo islamico. Ci sono - sottolinea Gasparri - magistrati inerti, politici compiacenti e altre forme di complicità diffuse". Il senatore forzista sentenzia: "Hannoun è un elemento pericoloso.

Hamas è una sciagura soprattutto per il popolo palestinese. Il terrorismo islamico va stroncato. I predicatori d'odio - è la sua conclusione - devono stare in galera e devono essere allontanati dal nostro Paese, secondo le modalità previste dalla legge".

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