"Da incriminare per tortura...". L'ultima follia della sinistra contro Meloni

L'ex direttore de L'Unità Furio Colombo nel corso di un'intervista a L'aria che tira non ha dubbi: aver allungato di quattro giorni il viaggio delle navi Ong verso Ancona è una tortura

"Da incriminare per tortura...". L'ultima follia della sinistra contro Meloni

Perseguire il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il reato di tortura? Sarebbe questa la folle via da percorrere a seguito della decisione da parte del governo di dirottare ad Ancona le navi Ong cariche di migranti, invece che assegnare loro un porto in Sicilia o in Calabria. Questa l'idea di Furio Colombo, ex senatore de L'Ulivo e un tempo anche direttore de L'Unità.

Nel corso della puntata di venerdì 13 gennaio di L'aria che tira, trasmissione in onda sulle frequenze di La7, si tocca infatti il tema dell'approdo nel porto del capoluogo marchigiano."Allungare il viaggio di persone salvate in mare è tortura", dichiara senza giri di parole alla conduttrice Myrta Merlino l'ex Ds. O meglio, potrebbe esserlo, prosegue,"se ci fosse una legge sulla tortura in Italia", dato che "molti migranti si sono sentiti male" proprio durante questi giorni di spostamento verso Ancona. Maurizio Gasparri, anch'egli presente in studio, tenta di riportare alla ragione il 92enne, spiegando che accusare il premier Giorgia Meloni di un reato pesante come la tortura "è grave e inaccettabile", ma l'ex direttore de L'Unità va dritto per la sua strada.

Il senatore azzurro cerca di fornire la motivazione della scelta del governo, spiegando che si trattava dell'unica soluzione in grado di non pesare ulteriormente sul sovraffollamento degli spot tradizionalmente presi di mira dalle navi Ong. "Quattro giorni di tempesta", sbotta invece Colombo nel commentare le parole dell'interlocutore,"quattro giorni di tempesta per dei salvati dal mare. Non ci può essere una ragione per portarli ad Ancona". "Abbiamo opinioni diverse", replica Gasparri, "però non è certo una tortura, Colombo".

"Non c'è ragione di citare Lampedusa", prosegue l'ex Ds, "perché la Sicilia è un po' più grandina di Lampedusa, e c'è lo spazio, ci sono i sindaci, ci sono le persone perbene che sono disposte ad accogliere i migranti". "Non è che la Sicilia deve accogliere tutte le situazioni disperate", tenta di replicare ancora una volta l'esponente di Forza Italia. "È veramente un po' infantile, dai.

Siccome Lampedusa è piccola allora portiamoli in una metropoli", attacca nuovamente Colombo,"è una sciocchezza perché la metropoli dista quattro giorni di tempesta con onde alte sei metri, e persone che hanno dovuto essere portate via dalla nave in ambulanza. Questa è l'Italia". "Queste persone sono state accolte pur non avendone alcun diritto", replica invece Gasparri, "perché erano dei clandestini a tutti gli effetti".

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