"Insulta la Segre e va al convegno Pd". Polemica per l'incontro alla Camera

Nicola Quatrano, lo scorso marzo, citò un saggio di Guyénot parlando di "psicopatia biblica di Israele" in riferimento al rifiuto di Segre di parlare di genocidio a Gaza

"Insulta la Segre e va al convegno Pd". Polemica per l'incontro alla Camera
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Nuove polemiche sull'ambiguità del Partito democratico davanti alla deriva antisemitica del Paese dallo scoppio del conflitto tra Israele e Palestina lo scorso 7 ottobre. Dopo il caso scoppiato a seguito delle parole di Cecilia Parodi, attivista pro-Palestina ospite di un evento dei giovani democratici e poi protagonista di feroci violenze verbali nei confronti degli ebrei, ora un'altra polemica è scoppiata per una conferenza organizzata martedì 16 luglio alle ore 16 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Il nodo della discordia è la presenza dell’avvocato Nicola Quatrano, che in passato ha utilizzato un linguaggio poco consono e offensivo nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre. Alla conferenza saranno presenti anche Stefania Ascari del Movimento 5 stelle, Laura Boldrini del Partito democratico e Franco Mari di Alleanza Verdi-Sinistra.

"Solidarietà a Liliana Segre. Laura Boldrini, Stefania Ascari e Franco Mari organizzano martedì alla Camera una conferenza con estremisti vari, tra questi anche tal Quatrano, che ha insultato Liliana Segre dandole della 'psicopatica' perché ebrea. Lo ha fatto citando un saggio carico di odio, antisemitismo e antisionismo", ha dichiarato il responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, aspettandosi, sarcasticamente, l'indignazione "a reti unificate di La7, Repubblica, opinionisti e dispensatori vari di 'legittimità democratica'".

Anche i componenti di Fratelli d'Italia della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza hanno avanzato ovvie rimostranze davanti all'iniziativa delle opposizioni in parlamento, auspicando "che tutte le forze politiche prendano le distanze da queste vili parole espresse nei riguardi della Segre. Che cosa dicono al riguardo Laura Boldrini, Stefania Ascari e Franco Mari, tra i partecipanti all'evento? Ci aspettiamo una risposta". Il vicepresidente di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini, chiede invece il blocco dell'evento da parte di Montecitorio: "Ci chiediamo dove siano le solite testate editoriali pronte a infiltrarsi tra la gente con metodi da regime o quali reazioni arriveranno dal Pd visto che tra i relatori risulta anche la già presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Montecitorio non può accettare di ospitare un evento con relatori simili".

Sul caso è intervenuto anche il deputato di Fratelli d'Italia, e presidente di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani. Le sue parole, in un momento storico in cui l'organizzazione che presiede è finita al centro delle polemiche per l'inchiesta Fanpage, sono molto precise: "La mia solidarietà e quella di Gioventù Nazionale alla senatrice a vita Liliana Segre e a tutta la comunità ebraica". Roscani si chiede "se non sia gravissimo che sia invitato a parlare un personaggio così ambiguo in un luogo istituzionale come la Camera dei Deputati e se gli altri presenti non abbiano intenzione di prendere le distanze dalle sue teorie". E quindi, chiudendo il suo intervento, ha voluto specificare: "Noi siamo incompatibili con chi ha certe idee sul popolo di Israele, mi sembra che altrove non sia così". Ettore Rosato, deputato di Azione, ha dichiarato: "Bisognerebbe essere molto più prudenti nel determinare chi invitare ai convegni alla Camera. Una cosa è la libertà di espressione, altra è l'attacco di cui è stata vittima la senatrice Segre".

Laura Boldrini ha commentato: "Ho appena inviato alla senatrice Liliana Segre un messaggio per rinnovarle la mia stima e il mio affetto ed esprimerle solidarietà per le parole scritte, tempo fa, dall'avvocato Quatrano e di cui non ero in alcun modo a conoscenza. Prendo dunque nettamente le distanze da quanto espresso dall'avvocato Quatrano, che non conosco, la cui presenza, prevista alla conferenza stampa di martedì prossimo alla Camera, rimane incompatibile con la mia".

L'ufficio stampa della Camera è intervenuto sull'argomento: "L'Ufficio Stampa della Camera precisa che le conferenze stampa si svolgono sotto la piena e unica responsabilità dei deputati, o dei gruppi, che ne curano la prenotazione, e che rispondono dei contenuti, e dei partecipanti ad esse, sotto ogni profilo.

La Presidenza della Camera, alla luce di ciò, e come costantemente sottolineato anche in passato, non svolge alcun sindacato di merito, nè sui contenuti nè sui partecipanti. La Presidenza della Camera coglie anche questa occasione per esprimere completa vicinanza e assoluto rispetto per la Senatrice Liliana Segre".

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