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"Li ammazzo...". Ora Gualtieri richiama l'ex fedelissimo Ruberti dopo il video choc

Nell'agosto 2022 Albino Ruberti fu costretto a dimettersi da capo di gabinetto del sindaco di Roma dopo la pubblicazione di un filmato che lo vedeva protagonista

"Li ammazzo...". Gualtieri richiama l'ex fedelissimo Ruberti dopo il video choc

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A volte ritornano. E, soprattutto se si tratta di Partito Democratico, i ritorni tendono a essere molto "mirati". Così Albino Ruberti, protagonista di un video che era presto diventato celebre la scorsa estate, diventa il nuovo vicepresidente di Acea Ato 2, la società operativa del Gruppo Acea che gestisce il servizio idrico integrato nel Lazio centrale. Il dirigente Pd è stato scelto direttamente dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Secondo Repubblica, Ruberti potrebbe anche approdare a giugno al vertice di Risorse per Roma dove l'amministratore unico Simone De Santis è dimissionario. I due incarichi però, in questo caso, sarebbero compatibili.

"Dall'esame dei curricula dei candidati, previa istruttoria del competente Ufficio amministrativo sul possesso dei requisiti soggettivi previsti dal Bando e dalla vigente normativa in materia e sull'osservanza delle prescrizioni di cui all’Avviso pubblico di cui trattasi, il Sindaco metropolitano ha individuato il rappresentante in seno al C. d. A. di Acea Ato 2 s.p.A., nella persona di Albino Ruberti", si legge nella proposta di delibera del Consiglio metropolitano che lo indica anche come vice presidente.

Il video di Albino Ruberti, poi cacciato da Gualtieri

Un vero e proprio riconoscimento per lui, che era stato capo di gabinetto prima di Nicola Zingaretti e poi proprio del sindaco Gualtieri. Mentre svolgeva questo suo incarico, balzò alle cronache per un video uscito il 17 agosto 2022 – opera di un'esclusiva del sito de Il Foglio – in piena campagna elettorale per le Politiche del successivo 25 settembre. Quel filmato fece molto scalpore. Proprio la bufera mediatica per quel video girato a Frosinone, infatti, aveva costretto il sindaco dem a “licenziare” il suo fedelissimo.

Nel video, Albino Ruberti si scaglia contro il broker Vladimiro De Angelis e cita Adriano Lampazzi, sindaco di Giuliano di Roma. Fra i testimoni oculari c'era anche Francesco De Angelis, ex assessore regionale e già europarlamentare del Pd che doveva ricandidarsi e invece ha preferito farsi da parte. Stesso destino per Ruberti, che in quel filmato urlava: "Mi devono chiedere scusa in ginocchio, li ammazzo". L'allora segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, chiese allo stesso Gualtieri la testa di Ruberti. Nove mesi dopo, Letta non è più segretario del Pd, Ruberti è stato promosso. Una elemento quantomeno curioso.

La polemica sulla grigliata del primo maggio

Albino Ruberti, figlio di Antonio (più volte ministro nei governi Goria, De Mita e Andreotti), divenne popolare (obtorto collo) anche quando era capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il primo maggio 2020, in pieno lockdown per la pandemia, era stato “pizzicato” a una riunione conviviale al Pigneto, durante una braciolata su un terrazzo. Il dirigente Pd si era difeso dichiarando: "Stavo partecipando a un pranzo di lavoro in un'abitazione privata".

La vicenda della rissa di Frosinone era finita anche sotto esame della procura dello stesso comune ciociaro che non ha mai indagato Ruberti e ha sollecitamente chiesto l'archiviazione del fascicolo. La motivazione della lite? Secondo Ruberti e compagni era dovuta a discussioni calcistiche. Una versione confermata dalla compagna di Ruberti, Sara Battisti: consigliere regionale dem e attuale vicesegretario regionale del partito. Lui, sottolineano fonti del Campidoglio, ha ammesso di aver avuto un comportamento sbagliato da subito e, a distanza di nove mesi, è libero di ricominciare.

Naturalmente grazie al Pd e a Gualtieri.

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