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Meloni: "Portare avanti l'eredità di fede e speranza di Ratzinger"

Il presidente del Consiglio invita a tutelare l'eredità spirituale lasciata da Papa Benedetto XVI: "A noi il compito di conservarla e onorarla sempre e di portare avanti i suoi preziosi insegnamenti"

Meloni: "Portare avanti l'eredità di fede e speranza di Ratzinger"

È il giorno dell'ultimo addio a Papa Benedetto XVI, che si è spento la mattina del 31 dicembre e ora riposa nelle Grotte Vaticane. Una folla di circa 50mila fedeli ha voluto salutare il Pontefice emerito: sono molti gli esponenti politici principali del nostro Paese che si sono uniti al cordoglio. Tra loro rientra anche Giorgia Meloni, in prima fila al fianco di Sergio Mattarella in occasione dei funerali di Joseph Ratzinger.

L'appello di Meloni

Il presidente del Consiglio ha pubblicato sui propri canali social una foto che la ritrae a San Pietro per dare l'ultimo saluto a Benedetto XVI. Ha definito il Papa emerito un "illuminato teologo" che in seguito al suo decesso ha lasciato a noi "un'eredità spirituale e intellettuale fatta di fede, fiducia e speranza". Il primo ministro ha rivolto un appello affinché il suo messaggio venga tutelato e salvaguardato: "A noi il compito di conservarla e onorarla sempre e di portare avanti i suoi preziosi insegnamenti".

Per Meloni è stata anche l'occasione per uno scambio di saluti con le autorità presenti alle esequie solenni di Joseph Ratzinger. Ad esempio Andrzej Duda (presidente della Polonia) al suo arrivo sul sagrato di San Pietro si è recato nella postazione della delegazione italiana per uno scambio di battute con il nostro presidente del Consiglio, che al termine della cerimonia ha tenuto un breve saluto pure con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

La politica prega per Benedetto XVI

Il mondo della politica accorre a San Pietro per l'ultimo addio a Benedetto XVI. Tra esponenti del governo di centrodestra e parlamentari, in molti hanno deciso di rivolgere il proprio saluto al Papa emerito. Alle spalle del capo dello Stato figurava il presidente della Camera Lorenzo Fontana; alla fine il presidente del Senato Ignazio La Russa non ha potuto partecipare a causa di un leggero stato influenzale e dunque Palazzo Madama è stato rappresentato da Maurizio Gasparri.

Si è registrata una nutrita presenza di ministri che compongono il governo. Non hanno fatto mancare la loro presenza Antonio Tajani (vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri), Carlo Nordio (Giustizia), Guido Crosetto (Difesa), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Gennaro Sangiuliano (Cultura), Anna Maria Bernini (Ricerca) e Giancarlo Giorgetti (Economia). Poco dietro di lui ha preso posto Mario Draghi.

Tra le altre autorità presenti vi erano anche Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini.

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