Doccia fredda per D'Amato: Landini volta le spalle al Pd

La Cgil decide di affiancare il M5S nella corsa alla Regione Lazio. Una brutta notizia per i dem e il suo candidato, già molto in difficoltà

Doccia fredda per D'Amato: Landini volta le spalle al Pd

Siamo a mese circa dalle elezioni regionali in Lazio e si mette sempre peggio per il Pd. Il candidato per i dem Alessio D'Amato le sta tentando tutte per giocarsela con il favorito del centrodestra, anche una ricucitura con lo scalpitante Movimento 5 Stelle (cosa che ha fatto storcere la bocca agli alleati del Terzo Polo), ma la disfatta alle urne sembra inevitabile.

Arriva infatti la notizia che pure la Cgil avrebbe deciso di voltare le spalle agli amici del Partito democratico, prefendo i grillini. Il segretario generale Maurizio Landini, insomma, avrebbe scelto di stare con Giuseppe Conte e la sua candidata alla Regione, la giornalista ed ex presidente del Wwf Donatella Bianchi. A guidare il Coordinamento 2050 sinistra e ambientalisti con il Movimento 5 Stelle, rivela infatti Repubblica, sarà il segretario nazionale della Flai-Cgil Tina Balì. Il Coordinamento 2050, come sappiamo, starà con i pentastellati.

Una brutta notizia, dunque, per Alessio D'Amato e il Partito democratico, che vede sempre più allontanarsi la possibilità di una vittoria. Già ai tempi dello strappo con il Movimento 5 Stelle non erano mancati malumori e previsioni pessimistiche. I dem sono consapevoli che queste regionali saranno tutte in salita per loro. Già adesso nei sondaggi il candidato per il centrodestra Francesco Rocca è dato in vantaggio con il 43,2% delle preferenze.

Del resto neppure l'avvicinamento della Cgil ai grillini di Giuseppe Conte è davvero una sorpresa. Già lo scorso 5 dicembre, Maurizio Landini si era incontrato con l'ex premier per pensare a una strategia comune da mettere in campo contro la Manovra varata dal governo Meloni.

Giuseppe Conte ha proposto il Movimento 5 Stelle come il nuovo punto di riferimento per quelle anime di sinistra (radicale) che sentono ormai la fine di un sistema fino ad oggi rappresentato dal Partito democratico. Tanto che, mai come ora, appaiono così veritiere le dichiarazioni di Fausto Bertinotti a L'aria che tira. "Io non capisco come il Pd non si ravveda che il suo declino, se continua così, è inesorabile", ha tristemente affermato Bertinotti, commentando la situazione del Partito democratico.

Perdere l'appoggio della Cgil potrebbe essere un durissimo colpo per il Pd, anche perché il sindacato, in varie misure, potrebbe condizionare anche tutte quelle professioni ad esso legate. Basta pensare ai lavoratori di Ama, società che si occupa della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti solidi di Roma.

Molti dei dipendenti sono iscritti alla Cigl e non sono affatto contenti di come l'amministrazione comunale (Pd) sta gestendo il problema dei rifiuti.

Insomma, arrivare al vertice della Regione Lazio non sarà facile per Alessio D'Amato. Si vota il 12 e 13 febbraio 2023, c'è ancora tempo per qualche trattativa, ma il percorso appare davvero a ostacoli.

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