RomaDomani il Consiglio dei ministri approverà il decreto legge che rinvia la prima rata dell'Imu. Sono stati superati i problemi tecnici che avevano provocato il rinvio deciso la settimana scorsa. Il ministero dell'Economia ha recuperato i 10 milioni di oneri aggiuntivi legati proprio alla scelta di anticipare da ottobre a maggio il flusso di Tesoreria ai Comuni, necessario a compensare il rinvio dell'Imu.
Escluso, al momento, il rinvio della rata Imu (o una quota di essa) sui capannoni industriali e sui terreni agricoli; mentre uno spiraglio sembra aprirsi per le case rurali. Il ministero dell'Agricoltura e quello dello Sviluppo economico spingono in tal senso: basta un miliardo e mezzo, dice Zanonato. Ma l'Economia resiste: mancano le coperture. E l'argomento è stato al centro dell'incontro di ieri a Palazzo Chigi tra Saccomanni ed Enrico Letta, a cui, si è poi unito anche Enrico Giovannini, ministro del Lavoro. I dati dell'Istat sull'andamento del Pil - diminuito nel primo trimestre dello 0,5% e del 2,3% su base annua - sono stati esaminati durante l'incontro; soprattutto nella parte che stima per quest'anno un rallentamento dell'economia dell'1,5% contro l'1,3% previsto dal governo Monti. A Palazzo Chigi, Saccomanni anticipa che di lì a breve - come puntualmente s'è realizzato - avrebbe firmato il decreto che sblocca i pagamenti dei debiti scaduti dei ministeri. In serata, la firma. Nella stessa riunione, Giovannini accetta che il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga (1-1,2 miliardi) avvenga attraverso le risorse del suo ministero.
La convocazione all'ora di cena di una riunione organizzativa dei ministri e sottosegretari del Pdl fa soffiare tensione nella maggioranza. L'esclusione dei capannoni dal rinvio dell'Imu alimenta boatos e micce per il governo. Qualche ministro Pdl minaccia sfracelli. In realtà, fonti di via dell'Umiltà precisano che «i capannoni non sono stati citati nelle dichiarazioni programmatiche del presidente Letta in materia di rinvio della rata dell'Imu». Quindi - proseguono le stesse fonti - l'argomento verrà ripreso nella rivisitazione più completa della tassazione degli immobili. Non a caso. La Commissione europea avrebbe, infatti, invitato il governo italiano a precisare che si tratta di «un rinvio» della rata Imu. Se Palazzo Chigi, nella comunicazione del decreto, dovesse utilizzare termini diversi Bruxelles sarebbe pronta ad interrompere il percorso che il 29 maggio dovrebbe sancire l'uscita dall'Italia dalla procedura d'infrazione per deficit eccessivo.
Tempo di nomine al Consiglio dei ministri. Saccomanni porterà in contemporanea la nomina del nuovo Ragioniere generale (Daniele Franco, da Bankitalia) e le dimissioni dell'attuale (Mario Canzio). Secondo la legge dello spoil system, il Ragioniere generale è un incarico. Una volta cessato dall'incarico, il Ragioniere generale diventerebbe un direttore generale del ministero dell'Economia: ruolo che Canzio non può ricoprire, visto che tra 6/8 mesi va in pensione. Canzio è stato confermato nell'incarico da cinque diversi titolari di via XX Settembre. Dai corridoi della Ragioneria filtra l'amarezza, non per la scelta, ma per la mancata difesa del ruolo che l'istituzione ha svolto in questi anni nella gestione e nel controllo della finanza pubblica.
La riunione di governo, inoltre, dovrebbe anche affrontare il riordino della Protezione civile. È assai probabile che Franco Gabrielli, attuale capo dipartimento, venga «promosso» sottosegretario alla presidenza del Consiglio, esattamente nel ruolo che avevano il suo predecessore, Guido Bertolaso.
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