Il M5S prepara il vaffa al doppio mandato: in arrivo l'ennesima piroetta

Il Consiglio nazionale dei 5 Stelle valuta una deroga per superare il vincolo dei due mandati. Conte bombarda politicamente anche uno degli ultimi pilastri storici del Movimento

 Il M5S prepara il vaffa al doppio mandato: in arrivo l'ennesima piroetta
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È tutto pronto per l'ennesima piroetta del Movimento 5 Stelle. Dopo aver rinnegato molte battaglie delle origini ed essersi trasformato via via in un partito, il pianeta giallo sta per compiere una nuova giravolta abbattendo uno dei pochissimi pilastri rimasti ancora in piedi: quello del doppio mandato. Che a stretto giro crollerà. La regola totem del vincolo sta per cadere. È quanto emerge dalla lunga riunione del Consiglio nazionale dei pentastellati, che sta studiando le nuove regole sui mandati elettivi.

Sul tavolo del M5S è finita una strategia per superare la regola che da sempre ha caratterizzato il Movimento. Potrebbe arrivare presto il via libera alla candidatura per la presidenza di una Regione o a sindaco per i parlamentari con già due mandati. E così Roberto Fico, ex presidente della Camera, potrebbe avere il tappeto rosso per candidarsi alle elezioni regionali che si terranno in Campania. La riunione è ancora in corso, ma fonti parlamentari - riferisce l'Ansa - tengono a precisare che comunque si sta valutando l'ipotesi che, anche in caso di deroghe, i mandati in Parlamento possano essere al massimo tre.

Insomma, Giuseppe Conte vuole snaturare i 5 Stelle ma non troppo. Vuole andare oltre il doppio mandato ma non vuole dare l'impressione del liberi tutti nei gruppi. Ma passerebbe comunque un messaggio chiaro: le basi su cui è nato il Movimento sono state politicamente bombardate. Degli albori non restano che le macerie. "La mole di lavoro era tanta", riferisce l'Adnkronos citando fonti 5S. Le quali aggiungono che si è parlato anche del Codice etico, dalle funzioni del garante al network dei giovani passando per il ruolo dei comitati territoriali.

Dagli ambienti pentastellati viene posto l'accento sul fatto che anche sulle deroghe il limite potrebbe essere netto: a beneficiarne potrebbe essere ogni eletto per una sola volta. Il terzo incarico elettivo poi potrebbe essere ottenuto anche in virtù di una sorta di pit-stop di una legislatura dopo due mandati consecutivi. In sostanza, chiunque volesse ricandidarsi - a qualsiasi livello istituzionale - dovrebbe osservare un periodo di pausa. Si tratterebbe dell'ennesima trovata politichese in perfetto stile Conte.

Ovviamente le decisioni dovranno essere sottoposte al voto degli iscritti (su convocazione del Comitato di garanzia, che attende di ricevere la nuova proposta), ma l'intenzione del fu avvocato del popolo è eloquente: preparare un sonoro "vaffa" anche alla stella del doppio mandato.

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