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"Mai più obbligo vaccinale". Il ministro Schillaci manda in soffitta il Covid

Il ministro della Salute ha dichiarato che il governo non introdurrà più l'obbligo vaccinale: "Serve mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali"

"Mai più obbligo vaccinale". Il ministro Schillaci manda in soffitta il Covid

Giorgia Meloni, durante la sua campagna elettorale, lo aveva affermato più volte: la gestione pandemica di un governo di centro destra non sarà caratterizzata da obblighi e costrizioni, al massimo “raccomandazioni” a vaccinarsi per le fasce d’età a rischio.

"Stop obbligo vaccinale"

Una promessa che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intende mantenere attuando una politica sanitaria prudente senza fare ricorso all’obbligo vaccinale. Occorre entrare in una nuova fase della gestione politica del Covid, ma come? Secondo il ministro bisogna“responsabilizzare i cittadini, non obbligarli”. In una lunga intervista su Libero il ministro della Salute sgombera il campo da tutti gli equivoci: conferma di essere un tecnico prestato alla politica, un “civil servant” della Nazione, ma assicura che “il suo pensiero politico si rispecchia nell’orientamento dell’attuale governo” e aggiunge:“non mi interesserebbe far parte di un governo di centro sinistra”. Schillaci vuole dare un forte segnale di discontinuità rispetto alla gestione precedente dell’ex ministro Speranza e per farlo, vuole cambiare il rapporto tra stato e cittadino. Un rapporto basato su una comunicazione trasparente e sul rispetto delle libertà personali. “Serve dare un messaggio di discontinuità – spiega il ministro – La salute pubblica va depoliticizzata, non è di destra o di sinistra”. Non manca un attacco velato a Speranza e alle sue scelte di comunicazione: “Negli ultimi 3 anni si è parlato solo di Covid. Oggi però l’epidemia è cambiata e si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23, per far capire che la malattia è diversa da quella originaria”. E sull’obbligo vaccinale, Schillaci è ancora più esplicito: “Non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre più attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali”.

Medici No-Vax

Il ministro della Salute, incalzato dalle domande dell’intervistatore, torna a parlare delle ultime scelte dell’esecutivo. La decisione di reintegrare il personale sanitario non vaccinato è una scelta che il ministro rivendica con orgoglio. “In tutto il resto del mondo erano già rientrati. Abbiamo anticipato di poche settimane sia per un problema d’organico sia per una scelta filosofica: sul Covid e i vaccini bisogna andare verso una riconciliazione nazionale. In Italia la percentuale di medici no-vax è esigua ma la scelta di reintegrarli negli ospedali ha aumentato le critiche da parte dell’opposizione che ha accusato l’esecutivo di “strizzare l’occhio ai no vax”. Il ministro tira dritto e risponde piccato a chi dice di non fidarsi dei medici no-vax: “Affermazione alquanto superficiale e squisitamente politica”.

Sentenza Consulta e Commissione d'inchiesta

Schillaci non si sbilancia, sia per quanto riguarda la sentenza della Corte Costitzuonale sulla “legittimità dell’obbligo vaccinale”, sia per un’eventuale commissione d’inchiesta sulla gestione pandemica. “Rispetto le sentenze della Corte Costutuzionale” che ha ritenuto inammissibile il ricorso contro l’obbligo vaccinale introdotto dal governo Draghi nel 2021.

E sulla commissione d’inchiesta il ministro evita di “politiccizzare” la pandemia e assicura: “Il Parlamento ha tutto il diritto di fare chiarezza su quanto è accaduto, quanto accade e quanto accadrà”.

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