Sul Corriere della Sera di ieri, Ernesto Galli Della Loggia scrive che uno dei problemi principali è che «l'Italia è un Paese di ignoranti». Ed elenca: «Siamo tra gli ultimi in Europa come numero di diplomati di scuola superiore, al penultimo per numero di laureati (), negli ultimi 12 mesi il 38% degli italiani tra i 15 e i 74 anni non ha comprato né letto neppure un libro». Giuste osservazioni, ma che non bastano a spiegare il clima di imbarbarimento e di stupidità che dilaga nel Paese. Da maestro liberale, Galli Della Loggia ben sa che i titoli di studio, e pure l'istruzione accademica, sono importanti, ma fino a un certo punto, e certamente non sono garanzia di equilibrio e onestà intellettuale. Anzi, spesso capita, in tutti i campi, che livello di istruzione e intelligenza siano tra di loro in un rapporto inversamente proporzionale. Faccio un paio di esempi, scelti dalla rassegna stampa dei giornali di ieri. Sul Fatto Quotidiano Marco Travaglio, certamente laureato, preso con le mani nella marmellata, per la prima volta si scusa con i lettori per aver pubblicato una bufala: la notizia che Falcone e Borsellino avessero rilasciato interviste televisive contro la separazione delle carriere è falsa. Ma - e qui arriva la furbizia del laureato - poi prosegue: «Quei magliari di destra chi credono di fregare? La loro fortuna è che allora non c'erano gli smartphone, sennò verrebbero inondati di filmati di Borsellino contro le carriere separate». Come dire: cari lettori, vi ho truffato e oggi per coerenza, da buon magliaro, vi ri-truffo contando proprio sulla vostra ignoranza. Secondo esempio. Sempre sul Corriere, uno che di libri non solo ne ha letti ma pure scritti, Massimo Gramellini, chiosa con sarcasmo lo sfogo di Francesca Verdini, compagna di Matteo Salvini, sul linciaggio via social cui è quotidianamente sottoposta. Per arginare questi signori - scrive - bisognerebbe farli pagare, sperando che poi Salvini - che è uno che sui social va giù duro - non faccia anche lì un bel condono. Insomma, se sei la compagna di Salvini, che vuoi da noi, che sarai anche donna ma sei di destra, quindi ridiamoci su.
Infine, il super laureato, super scrittore e super pm Nicola Gratteri si è giustificato per essere anche lui caduto in diretta tv nella bufala su Falcone e Borsellino con un agghiacciante «me lo ha detto un amico» (se fa così anche le indagini siamo fritti). Insomma, vi fidereste a comperare un'auto usata da questi tre acculturati signori? Forse meglio il meccanico sotto casa: ignorante, ma onesto e saggio.