
Il governo promuove la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, Giorgia Meloni lo rivendica con orgoglio in diretta su Rai 1 e la sinistra va su tutte le furie. L'ultima polemica pretestuosa è stata montata da Pd e M5S, che hanno fatto la voce grossa perché il presidente del Consiglio è intervenuto in collegamento durante Domenica In. In diverse città del nostro Paese sono state organizzate delle tavolate per assaggiare i piatti prelibati preparati da chef rinomati. In collegamento dalla tavola imbandita al Tempio di Venere, con lo sfondo del Colosseo, la conduttrice Mara Venier ha interpellato il capo del governo ed è finita al centro della bufera.
Meloni ha posto l'accento sul valore della cucina italiana: "È una delle cose più straordinarie che abbiamo, che raccontano al meglio la nostra cultura, la nostra identità, la nostra tradizione, la nostra forza, la nostra economia". Al suo fianco c'erano Sabrina Ferilli e Paolo Bonolis; al tavolo erano presenti anche altri esponenti delle istituzioni (il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca). Giorgia ha voluto condividere i suoi ricordi familiari legati al pranzo domenicale: "Io di solito passavo il pranzo della domenica con i nonni. Il pranzo della domenica era legato alle pastarelle, compreso il diplomatico. Mi ha legato moltissimo ai miei nonni materni".
Insomma, il presidente del Consiglio ha rilanciato la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco e ha rimarcato quanto sia importante il pranzo della domenica, un momento speciale di convivialità. Eppure la sinistra ha avuto il coraggio di sollevare un polverone e ovviamente di ripetere a pappagallo la storiella di "TeleMeloni". Su tutte le furie è andato il Partito democratico, che ha accusato la Rai di essersi "prostrata spudoratamente" alle volontà di Meloni. I componenti dem della commissione di Vigilanza Rai hanno parlato di "spottone" e hanno accusato la trasmissione condotta da Venier: "Il pranzo della domenica riguarda tutti e 'Domenica In' non può farlo diventare un totem della destra. È francamente imbarazzante per tutti". E anche il segretario Elly Schlein è intervenuto: "Giorgia Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare cosa farà l'Italia rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina e alle sanzioni per il governo israeliano. Però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico". Ma subito dopo Giorgia ha preso parola anche Roberto Gualtieri, che ha indicato nell'amatriciana e nella pizza i suoi piatti preferiti. Quindi, seguendo la stessa logica, è stato fatto uno "spottone" anche al sindaco di Roma del Partito democratico?
Ovviamente non poteva mancare all'appello il Movimento 5 Stelle, che ha imputato a Mara Venier la colpa di aver confezionato un'intervista a Meloni sulle sue abitudini culinarie della domenica: un'operazione bollata come "indecente". Addirittura i 5S sono arrivati a sostenere che il servizio pubblico è uno "strumento di regime". Tanto che da TeleMeloni sono passati a parlare di "Teleregime". La sinistra è disposta a fare di tutto pur di scagliarsi contro il governo, persino a montare un'assurda polemica sull'intervento del presidente del Consiglio per onorare la cucina italiana. Pure l'Esecutivo Usigrai è andato all'attacco: "La scusa è quella di promuovere la cucina italiana. Molto più comodo rispondere alle domande, anzi alle non domande, di una non giornalista come Mara Venier. Come spiegano ai cittadini e alle cittadine, uno spot simile in una fascia pregiata, come quella della domenica pomeriggio e per giunta a poche settimane dalle elezioni regionali?".
Invece la Rai in una nota ha rivendicato "una pagina di autentico servizio pubblico" per raccontare la cultura, le tradizioni, la nostra industria e la promozione dell'Italia a livello internazionale: "La Rai, in quanto servizio pubblico, da sempre valorizza e sostiene le iniziative di interesse nazionale e di rilievo internazionale che riguardano il patrimonio culturale dell'Italia".
Il deputato di Fratelli d'Italia, Francesco Filini, ha denunciato la "squallida e surreale" polemica delle opposizioni: "Meloni non può parlare a Domenica In e Gualtieri sì? L'ennesima dimostrazione della inadeguatezza di questa opposizione, da cui gli italiani si tengono ben alla larga come confermano i sondaggi sempre più in discesa".