Il mistero dei regali: solo sedici a Renzi in 34 mesi da premier

Nell'elenco dei doni ricevuti quadri e bicchieri d'argento. Dagli arabi una scultura con cammelli, ma nessun orologio di lusso

Il mistero dei regali: solo sedici a Renzi in 34 mesi da premier

I 273 di Giorgia Meloni e i 16 di Matteo Renzi. Parliamo dei regali ricevuti dai presidenti del Consiglio durante visite ufficiali, occasioni istituzionali, che, se superiori al valore di 300 euro, non possono rimanere nella disponibilità del capo del governo, ma devono essere donati a Palazzo Chigi oppure essere devoluti in beneficenza o ancora finire all'asta, sempre per cause benefiche. E, così, dopo una curiosa interrogazione del deputato di Italia Viva Francesco Bonifazi, si scopre che la premier ha ricevuto più di 270 doni, tutti rendicontati. Una cifra che testimonia il grande numero di incontri e il successo della premier a livello internazionale e che stupisce rispetto, ad esempio, a quella degli omaggi ricevuti da Renzi quando era a Palazzo Chigi. Soltanto 16 in 34 mesi di governo, una differenza notevole in confronto a quelli rendicontati dall'attuale premier che colpisce e lascia dubbi.

Eppure l'ex rottamatore è stato un premier giramondo che vantava frequentazioni all'estero e apprezzamenti al di qua e al di là dell'Oceano. Certo, forse alcune spigolature caratteriali - ah, maledetti toscani, direbbe Malaparte - non gli hanno garantito una lunga lista di regali e sicuramente non gli hanno donato il successo internazionale che la Meloni ha riscosso. Sarà, sono ipotesi

Comunque, antipatie o no, per la premier c'è una ciotola firmata dall'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un foulard del premier albanese Edi Rama, fino a un paio di scarpe pitonate in blu e tacco dorato. E poi la action figure del presidente argentino Javier Milei, con tanto di motosega, ma anche una parure di gioielli e delle statuette a forma di cammello in regalo direttamente dalla Libia. E, ancora, l'Ipad donato a Meloni dal leader dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Il tutto custodito in una stanza, chiusa a chiave, al terzo piano di Palazzo Chigi, gestita dal cerimoniale della presidenza del Consiglio. Tutto inventariato.

Dopo l'interrogazione di Italia Viva, il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Galeazzo Bignami annuncia una nuova interrogazione in cui chiede di rendere noti gli omaggi ricevuti dagli altri presidenti del Consiglio. «Complimenti a Giorgia Meloni per aver pubblicato l'elenco dettagliato dei regali istituzionali ricevuti in qualità di presidente del Consiglio e che per legge devono rimanere nelle disponibilità di Palazzo Chigi e non del premier che li riceve. Non ricordiamo una tale trasparenza in passato dice Bignami - Per questo Fratelli d'Italia presenterà a breve una interrogazione parlamentare per chiedere che siano pubblicati anche i doni ricevuti dai premier degli anni passati, in particolare da Renzi, Gentiloni e Conte, al fine di valutare se vi siano anomalie in termini di numero di doni ricevuti e soprattutto di valore degli stessi rispetto all'elenco pubblicato da Giorgia Meloni». Vediamo alcuni di questi regali.

Renzi: il ritratto dal Congo e le sculture dei sauditi

Tra gli sparuti sedici regali rendicontati dall'ex premier Matteo Renzi - di cui Il Giornale ha potuto visionare l'elenco - spicca una scultura con palme e cammelli donata dal sovrano dell'Arabia Saudita, durante la visita di Renzi nel Paese a novembre del 2015. Nessun orologio Rolex dagli arabi, che pure ne hanno fatto omaggio in diverse occasioni alle delegazioni governative italiane e che con Renzi hanno buoni, anzi ottimi rapporti.

Ma spunta un ritratto dell'ex rottamatore, omaggio del presidente del Congo nel 2014. E ancora, un modellino aereo della Turkish Airlines. Nell'elenco dei doni di Renzi c'è anche un quadro con leoni offerto dal presidente del Kenya e poi un ventaglio dal magnate cinese Jack Ma, fondatore di Alibaba Group e sei bicchieri d'argento decorati dal presidente dell'Azerbaijan Ilham Oliyev. A completare, anche un vestito locale tradizionale e un piatto decorato ricevuti dal presidente del Ghana. Un po' poco per l'ex rottamatore ed enfant prodige della sinistra in quasi tre anni a Palazzo Chigi...

La testa di cervo e il cd di Enrico Letta

Scarna la lista di un altro premier del Pd, Enrico Letta (che però è durato solo 10 mesi). Evidentemente (a dispetto di quello che diceva la stampa amica) non ha goduto di grande approvazione per oltre confine. Infatti si trovano quattro cadeaux. Ci sono dei gemelli da polso in argento regalati dal premier albanese Edi Rama. E poi un servizio da the di due tazzine dall'allora primo ministro thailandese. Colpiscono il portacandela in metallo, a forma di testa di cervo, donato dal presidente della Repubblica della Bulgaria e il regalo, quasi da archeologia tecnologica, del primo ministro del Kuwait: un cofanetto con monete e un altro con cd e pen drive.

Gentiloni e i due regali di Putin nel 2018

Dodici i regali ricevuti dal dem Paolo Gentiloni nei suoi 19 mesi a Palazzo Chigi. Ma l'occhio balza subito ai due omaggi del presidente russo Vladimir Putin, datati maggio 2017 e regalati a Gentiloni durante una visita in Russia. Si tratta di un Sigillo Personale del principe Tommaso di Savoia duca di Genova e di un libro sulla Santa Romana Chiesa del 1587, ma anche un quadro dall'allora ministro degli Esteri dell'Iran Mohammed Javad Zarif.

Per Conte il servizio da the di Medvedev e la sciabola dal Niger

Giuseppe Conte, gialloverde e poi giallorosso (in tutto 32 mesi), fa sessanta. Sempre in tema di Russia, l'ex primo ministro di Mosca Dimitri Medvedev nel 2018 ha dato a Conte un cofanetto con set da the. Mentre Putin lo ha omaggiato con un samovar in acciaio inox, che è un contenitore tradizionale russo utilizzato per bollire l'acqua. E poi una sciabola dal presidente del Niger, un servizio da caffè dal rettore dell'Università di Buenos Aires, fino a quadri tappeti, un orologio da tavolo dell'ex vicepresidente Usa Mike Pence e gioielli come un pesce in argento dalla Tunisia e una Palma in argento donata dallo sceicco qatariota Al Thani.

Azzeccato, data la proverbiale eleganza dell'ex premier, il cofanetto con fermacravatta e gemelli regalato dal presidente della Repubblica della Corea del Sud.

Draghi sobrio, esclusa l'arpa dall'Irak e la lancia dalla Tunisia

Particolarmente sobri, invece, i venti doni ricevuti da Mario Draghi (premier tecnico per 19 mesi). Una lista in cui fanno la parte del leone, penne, piatti, portaoggetti da scrivania e fermacarte. Le uniche eccezioni? Un'arpa con testa di animale da Baghdad e una lancia e un bruciatore in filigrana d'argento del presidente della Tunisia Kais Saied.

Monti con la sciabola dell'Oman e il piatto di Nancy Pelosi

Mario Monti, il premier tecnico del post-Silvio Berlusconi, fece il pieno di orologi (in soli 18 mesi di governo), alla faccia dell'austerity. Ma stonano con il suo aplomb e col loden anche il costume arabo completo di cui l'ha omaggiato la Camera di Commercio del Kuwait, il corno e la sciabola d'argento in arrivo da un altro paese mediorientale come l'Oman. E ancora targhe, monete, un pennino dall'allora primo ministro dell'Albania, un fossile di pesce in scatola di legno dal primo ministro del Libano Najib Mikati. La dem Usa Nancy Pelosi ha scelto un piatto con la raffigurazione dell'affresco dell'Apoteosi di George Washington, dipinto sulla volta del Campidoglio americano.

Gli altri regali di ministri e delegazioni

Tra i doni recapitati a ministri e delegazioni italiane al seguito dei vari presidenti del Consiglio la fanno da padrone gli orologi. Il Sovrano dell'Arabia Saudita ha regalato un Rolex ai componenti della delegazione italiana in visita in Arabia Saudita a novembre del 2015, con Matteo Renzi premier. Stesso omaggio per l'interprete al seguito del premier. I sauditi hanno dato alla delegazione italiana anche un cofanetto contenente cinque oggetti della marca di orologi Hublot e anche di un altro marchio di orologeria come Girard Perregaux. Orologi Rolex e di varie marche sono stati regalati anche dal Qatar ai componenti della delegazione in visita nel 2017. Si è accontentata di una pashmina di cachemire di Confindustria, l'ex ministra del governo Renzi Maria Carmela Lanzetta.

Così come l'ex ministro Claudio De Vincenti, che ha ricevuto un Pulcinella dal Comune di Napoli e un cestello portaghiaccio dal sindaco di Taranto. E poi, tra i regali a consiglieri diplomatici, ministri e sottosegretari spiccano gli altri grandi classici: penne Mont Blanc dal generale libico Khalifa Haftar, quadri, quadretti, targhe, incisioni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica